Washington (Usa), 16 gen. (LaPresse/AP) – “E’ più importante soddisfare le lobby delle armi o che i genitori siano tranquilli quando accompagnano i bambini a scuola?”. Con queste parole, accanto al suo vice Joe Biden e accompagnato da un gruppo di bambini che gli scrisse lettere contro sparatorie e violenza, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato un pacchetto di misure per far fronte alla diffusione e all’utilizzo smisurati di armi nel Paese. Un programma dal valore di 500 milioni di dollari che sfida la potentissima lobby delle armi, la National Rifle Association, e per il quale l’amministrazione ha iniziato a lavorare sotto la guida dello stesso Biden dopo la strage della scuola di Newtown, in Connecticut.

Obama ha firmato 23 ordini esecutivi, che non richiedono l’approvazione del Congresso ma, parlando alla Casa Bianca, ha riconosciuto che i provvedimenti più importanti devono essere approvati dai parlamentari. Nel pacchetto presentato da Biden, sono compresi anche suggerimenti per migliorare i controlli sulla salute mentale e intervenire sulle immagini violente dei videogiochi, dei film e dei programmi televisivi. “Dobbiamo capire l’impatto dei videogiochi violenti”, ha spiegato. All’audizione di oggi erano presenti anche i familiari dei bambini rimasti vittima della sparatoria di Newtown, così come alcuni sopravvissuti.

LE RICHIESTE AL CONGRESSO. “Il Congresso deve agire. Chiedo al Congresso di approvare proposte specifiche e di farlo immediatamente. Serve un controllo del passato di tutti coloro che intendono comprare un’arma”. Con queste parole, Obama ha chiesto al Congresso di rinnovare il divieto di armi d’assalto, firmato in legge per la prima volta da Bill Clinton nel 1994, ma scaduto nel 2004. Ha poi chiesto che venga imposto un limite ai depositi di munizioni e ha proposto una legge federale per fermare gli acquisti di pistole da parte di persone che comprano per conto di altri. Inoltre, Obama ha chiesto che venga posta particolare attenzione ai controlli sul background. Circa il 40% delle vendite di armi negli Usa avviene infatti senza controlli dei precedenti, compreso i casi di transazioni via internet. “Dobbiamo fare in modo che i criminali non mettano le mani sulle armi”, ha sottolineato Obama, aggiungendo che “serve un sistema più capillare per raccogliere le minacce di violenza, spesso le vittime non hanno modo di riferirsi alle autorità in modo abbastanza rapido”. In particolare, ha sottolineato, è importante avere “un divieto per l’acquisto di armi militari”, perché “armi progettate per un campo di battaglia non possono essere usate nella sala di un cinema”.

GLI ORDINI ESECUTIVI FIRMATI DAL PRESIDENTE. Oltre alle richieste avanzate al Congresso, che dovranno essere valutate, Obama ha firmato una lunga lista di ordini esecutivi, che comprende:

– Pene più severe per le persone che mentono sui controlli del proprio background e una richiesta alle agenzie federali di rendere disponibili i dati rilevanti al sistema di controllo federale.

– Mettere fine ai limiti che rendono difficile per il governo eseguire ricerche sulla violenza armata, come raccogliere dati sulle pistole che cadono in mani criminali.

– Chiedere l’applicazione della legge federale per rintracciare le armi recuperate nelle indagini penali.

– Dare alle scuole la possibilità di utilizzare denaro federale per aumentare la sicurezza.

– Dare alle comunità locali la possibilità di istituire programmi che mantengano le armi lontane dalle persone che non possono possederle.

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