Nuova Delhi (India), 13 gen. (LaPresse/AP) – Nuovo stupro di gruppo in India. A quasi un mese dal caso della studentessa violentata su un autobus a Nuova Delhi e poi gettata dal mezzo in corsa, venerdì sera una 29enne che viaggiava da sola a bordo di una corriera è stata portata da autista e controllore in un luogo isolato e stuprata per tutta la notte insieme a cinque amici. Stavolta l’episodio si è verificato nel nord dell’India, nello Stato del Punjab, e sei dei responsabili sono già stati arrestati.

STUPRATA DA AUTISTA BUS E ALTRI 6 NEL PUNJAB. Secondo la ricostruzione della polizia le cose sono andate così: la ragazza era l’unica passeggera del bus e stava tornando nel suo villaggio; una volta nel paesino tuttavia, nonostante le ripetute richieste della giovane di fermarsi, l’autista ha proseguito. Conducente e controllore hanno portato la ragazza in un luogo isolato; qui hanno fermato il mezzo e hanno portato la giovane in un edificio vicino, dove sono stati raggiunti da cinque amici che con loro hanno stuprato la ragazza ripetutamente per tutta la notte. La donna è stata riportata nel suo villaggio sabato mattina e ora si trova a casa, dove si sta riprendendo.

SEI ARRESTI, SI CERCA IL 7° RESPONSABILE. Sei dei responsabili sono stati arrestati e hanno ammesso il loro coinvolgimento nello stupro; la polizia sta ancora cercando il settimo sospettato.

LO STUPRO DI NUOVA DELHI DEL 16 DICEMBRE. Questo ultimo episodio di violenza del Punjab ricorda il brutale stupro di gruppo di una studentessa indiana avvenuto su un autobus nella capitale lo scorso 17 dicembre. La ragazza, che studiava fisioterapia, è morta poi dopo due settimane di agonia a Singapore, dove era stata ricoverata d’emergenza. Aveva riportato ferite interne molto gravi. Il caso aveva sollevato un’ondata di proteste in tutta l’India per chiedere leggi più severe contro gli stupratori.

LA MADRE CHIEDE PENA DI MORTE PER I RESPONSABILI. E proprio oggi è arrivato un appello della madre della studentessa. Parlando per la prima volta in pubblico dopo la morte della ragazza, afferma che tutti e sei i responsabili della violenza, compreso quello minorenne, meritano la condanna a morte. La ragazza, il cui nome non è stato diffuso, è stata infatti stuprata da sei uomini: cinque adulti e un 17enne. I cinque adulti sono già a processo e rischiano la pena capitale; il 17enne, nel caso in cui i test medici confermeranno la sua età, verrà invece processato da un tribunale minorile e la pena massima che rischia è di tre anni in riformatorio. “Ora l’unica cosa che potrebbe soddisfarci è vederli puniti. Per quello che le hanno fatto meritano di morire”, dice la donna. Alcuni attivisti hanno chiesto di cambiare le leggi indiane per permettere la pena di morte anche per i minori che commettono delitti efferati.

STUPRATA ANCHE UNA BAMBINA DI 9 ANNI. Intanto l’agenzia di stampa indiana Press Trust of India (Pti) ha riferito oggi dell’arresto di un 32enne: l’accusa è di aver stuprato e ucciso due settimane fa nel distretto di Ahmednagar, nell’ovest del Paese, una bambina di 9 anni. Il corpo della bambina, in decomposizione, è stato ritrovato venerdì. La polizia fa sapere che l’uomo ha violentato la bambina sette mesi dopo essere stato rilasciato dalla prigione, dove aver scontato una condanna a nove anni per aver violentato e ucciso un’altra bambina nel 2003.

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