New York (New York, Usa), 4 gen. (LaPresse/AP) – È stata recapitata alle Nazioni unite la lettera della presidentessa dell’Argentina, Cristina Fernandez, relativa alle isole Falkland. A consegnarla al vice segretario generale dell’Onu, Jan Eliasson, è stata l’ambasciatrice argentina presso le Nazioni unite, Cristina Perceval. Nella lettera, pubblicata ieri sul quotidiano britannico Guardian, la Fernandez chiedeva al Regno Unito di abbandonare il controllo delle isole Falkland, accusando Londra di essere protagonista di un atto di “evidente colonialismo”.

ONU: LONDRA E BUENOS AIRES SI IMPEGNINO PER RISOLVERE. “L’offerta del suo servizio da parte del segretario generale rimane a disposizione per risolvere questa disputa se entrambe le parti intendono impegnarsi”, ha detto il portavoce di Ban Ki-moon, Martin Nesirky. Dal primo gennaio l’Argentina è entrata nel Consiglio di sicurezza dell’Onu per un mandato di due anni e dovrà così lavorare a fianco del Regno Unito, membro permanente dell’organo e con potere di veto.

LE REAZIONI DI CAMERON E GOVERNO FALKLAND. Ieri il premier britannico David Cameron ha risposto personalmente alla Fernandez, dicendo che “il futuro delle isole Falkland deve essere determinato dai loro abitanti, dalla gente che ci vive” e sottolineando che agli isolani “è stata chiesta la loro opinione e hanno detto che vogliono mantenere il loro status sotto il Regno Unito”. In serata anche il governo delle isole ha attaccato la presidentessa dell’Argentina contestando la lettera, definita “storicamente imprecisa”. La relazione con il Regno Unito è stata “scelta” e basata su ideali condivisi di “democrazia, libertà e autonomia”, ha affermato il governo delle Fakland, sottolineando di avere il diritto di determinare il proprio futuro.

LA GUERRA DELLE FALKLAND-MALVINAS. Le isole, Falkland per il Regno Unito e Malvinas per l’Argentina, sono sotto controllo britannico dal 1833 e nel 1982 Buenos Aires lanciò delle operazioni per riaffermare la sua sovranità. I due Paesi combatterono una breve guerra nella quale morirono oltre 900 persone, la maggior parte delle quali argentine. Da allora Londra, che riuscì a mantenere il controllo con il pugno duro mostrato da Margaret Tatcher, ha sull’arcipelago una presenza militare.

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