Londra (Regno Unito), 28 dic. (LaPresse/AP) – L’ex presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, pose una domanda insolita ai britannici prima della sua visita in Inghilterra del giugno 1982: che cosa indossare in occasione del tour nelle campagne del castello di Windsor in compagnia della regina Elisabetta II. La risposta fu, ovviamente, in pieno stile British: qualcosa di elegante, ma casual. Londra suggerì di indossare stivali e pantaloni da equitazione e un maglioncino dolcevita. I dettagli sui consigli per l’abbigliamento fanno parte delle informazioni emerse dai documenti resi noti oggi dagli Archivi nazionali britannici, con la pubblicazione di quasi 500 pagine sulla visita di Reagan finora classificate come confidenziali. Il dossier mostra come il governo di Londra, allora presieduto dal primo ministro Margaret Thatcher, fosse estremamente interessato a soddisfare le richieste dell’allora inquilino della Casa Bianca, insediatosi da circa un anno e mezzo quando visitò la Gran Bretagna per un tour di due giorni. Dai documenti emerge inoltre che il consigliere presidenziale, Michael Deaver, irritò diverse volte le controparti britanniche, ad esempio modificando ripetutamente le proprie richieste per il viaggio di Reagan. Addirittura la Casa Bianca impiegò delle settimane per rispondere all’invito della regina, cosa che a Londra è ritenuta più che scortese, una mancanza inaccettabile. “Sta al presidente rispondere al Vostro invito, che ho inoltrato personalmente e ho messo in evidenza diverse volte”, scrisse l’ambasciatore britannico a Washington, Nicholas Henderson, in una nota per la regina inviata Foreign office a Londra. “Come Voi sapete le persone che circondano il presidente non sono deliberatamente scortesi: semplicemente non sono ben organizzate e non hanno esperienza per queste cose”, aggiunse l’ambasciatore. Secondo un assistente di Reagan del tempo, è possibile che fu la moglie del presidente una delle cause dei ritardi. A quanto pare, infatti, Nancy Reagan volle come sempre consultare il suo astrologo prima che venissero finalizzati i dettagli del viaggio. Lo staff di Reagan si preoccuparono anche per il fatto che i britannici avevano creduto che il presidente avrebbe cancellato la visita a Londra per evitare il risentimento dei tedeschi, che avevano a loro volta invitato Reagan. Ma la tensione si è allentata quando gli americani assicurarone che il Regno Unito era l’assoluta priorità della Casa Bianca, che aveva lui stesso deciso di volare a Londra.
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