New York (New York, Usa), 29 ott. (LaPresse) – Paura negli Usa per la minaccia dell’uragano Sandy. Il presidente Barack Obama ha firmato la dichiarazione di emergenza per diversi Stati, tra cui New York, Washington e New Jersey, in vista dell’arrivo della perturbazione sulla costa est. Intanto, dopo aver annullato gli eventi della campagna elettorale previsti in Wisconsin e Florida, è giunto a Washington dove dalla Casa Bianca ha lanciato un appello ai cittadini: “Ascoltate le autorità”, “i disagi potrebbero durare giorni”.
SOCCORSI PREPARATI MA RISCHIO BLACKOUT. Le parole del presidente, pronunciate in conferenza stampa alla Casa Bianca, hanno voluto fare luce sulla situazione. Obama ha parlato di una condizione difficile e si è rivolto direttamente agli abitanti. “Quando vi dicono di andare via da casa- ha dichiarato – evacuate le vostre abitazioni. Non fermatevi, questa tempesta è davvero seria e potrebbe avere delle conseguenze letali”. A causa di Sandy, ha aggiunto, “i mezzi di trasporto resteranno bloccati”, bisogna attendersi “dei blackout” e i disagi “si protrarranno per giorni”. Ma il il presidente ha voluto anche rassicurare la popolazione sul fatto che i soccorsi sono pronti a intervenire, anche grazie alla “straordinaria stretta collaborazione tra le autorità statali e federali”.
NESSUN TIMORE PER CAMPAGNA ELETTORALE. Ad appena una settimana dall’Election Day, l’inquilino della Casa Bianca ha poi voluto sottolineare di “non essere preoccupato per la campagna elettorale, ma per i cittadini e i trasporti”. La priorità, ha detto Obama, è “assicurare che stiamo salvando delle vite” e garantire che “cibo, acqua e generi di emergenza siano disponibili per le comunità” che ne hanno bisogno. “Le elezioni – ha quindi concluso – andranno avanti la settimana prossima. Ora la priorità è rispondere all’emergenza”. Il presidente, così come il rivale repubblicano Mitt Romney, ha annullato gli eventi di campagna elettorale previsti per oggi e domani per monitorare i preparativi e le misure attivate in vista dell’arrivo della perturbazione.
L’ARRIVO SULLA COSTA. Secondo le previsioni la perturbazione si abbatterà sugli Usa nella notte di domani, la prima mattina in Italia. L’emergenza è stata dichiarata in molte zone costiere, con attività di prevenzione e controllo. Attualmente l’ragano si sta spostando verso New York con venti massimi che soffiano a 150 chilometri orari. Secondo il Centro nazionale per gli uragani, il centro della tempesta si trova a circa 415 chilometri a sud-sudest di New York. Lungo la costa Sandy potrebbe incontrare una tempesta invernale proveniente dall’ovest e aria fredda in arrivo dall’Artico, creando la cosiddetta ‘Frankenstorm’. Gli esperti chiedono di non sottovalutare la tempesta, considerando la sua classificazione come uragano di categoria 1. In realtà, la sua potenza equivale a quella di un uragano di categoria 3 e può essere devastante, proprio come fu il terribile Katrina del 2005.
A RISCHIO 50 MILIONI DI PERSONE. Sandy minaccia circa 50 milioni di persone. Per questo lo stato di emergenza è stato dichiarato da Obama in New Jersey, New York, Maryland, Massachusetts, Connecticut, Rhode Island e Pennsylvania e Washington. Evacuazioni sono state ordinate anche in diverse metropoli e riguardano decine di migliaia di persone. Le compagnie aeree hanno cancellato oltre 7.200 voli, mentre la società ferroviaria Amtrak ha sospeso i collegamenti in tutto il nordest del Paese.
A NEW YORK CHIUSE SCUOLE E WALL STREET. Sia per oggi per domani le autorità di New York hanno ordinato la chiusura delle scuole e di Wall Street. Ieri aveva chiuso ance i Palazzo di vetro dell’Onu. Fermi anche i trasporti pubblici. Mentre il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha ordinato la chiusura dei tunnel Brooklyn-Battery e Holland. Intanto, sono già oltre 17mila le persone rimaste senza luce nella Grande Mela e molti appartamenti senz’acqua. E non si ferma la triste sfilata di persone armate di trolley e buste della spesa, che si dirigono verso case di amici o hotel situati in zone più lontane dall’acqua. L’Hudson è ancora relativamente tranquillo, ma la situazione in molte città del New Jersey è già degenerata. Secondo il sindaco Michael Bloomberg è cruciale che i residenti dei quartieri soggetti a evacuazione obbligatoria rispettino l’ordine e si spostino in località più sicure. In 76 scuole sono stati aperti rifugi per chi non ha trovato un tetto in aree lontane dalle coste, pronti a ospitare 71mila persone.
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