Parigi (Francia), 16 ott. (LaPresse/AP) – Il maxi furto d’arte avvenuto nella notte al museo di Rotterdam, da cui sono sparite opere di Picasso, Monet, Matisse e altri grandi artisti, è solo l’ultimo di una serie di colpi nei musei del mondo. Di seguito l’elenco delle rapine più memorabili compiute da ladri con un occhio di riguardo per quadri e opere dal valore multimilionario.

MUSEO D’ARTE MODERNA DI PARIGI – MAGGIO 2010. Una persona mascherata è riuscita a introdursi nel museo parigino intorno alla mezzanotte, facendo sembrare il colpo un gioco da ragazzi. Avvantaggiato da un sistema di allarme guasto, il ladro ha rotto un lucchetto, spaccato una finestra e rubato un Picasso, un Matisse e altri tre capolavori dal valore totale di 123 milioni di dollari. Esattamente quindici minuti dopo, l’intruso è fuggito nella notte lasciandosi dietro solo qualche cornice vuota. Nonostante i suoi movimenti siano stati ripresi da una delle telecamere funzionanti del museo, le tre guardie di sicurezza che erano di servizio nel turno serale dicono di non aver visto nulla. Il caso resta tuttora irrisolto.

MUSEO BUEHRLE DI ZURIGO – FEBBRAIO 2008. La polizia della città svizzera lo definì “una dimensione totalmente nuova nella cultura criminale”. Tre uomini con il viso coperto da passamontagna e con indosso abiti scuri sono entrati nel museo Buehrle di domenica, mezz’ora prima della chiusura. Mentre uno minacciava i dipendenti con una pistola, costringendoli a buttarsi a terra, gli altri due rubavano quattro quadri di Cézanne, Degas, Van Gogh e Monet, dal valore complessivo di 163 milioni di dollari. I poliziotti, ancora sotto shock, dissero che si trattò di una delle più grosse rapine d’arte della storia europea. Fortunatamente, i dipinti ‘Campo di papaveri a Vetheuil’ di Monet e ‘Ramo di castagno in fiore’ di Van Gogh sono stati ritrovati nel 2006.

MUSEO MUNCH DI OSLO – AGOSTO 2004. In quest’occasione due capolavori di Edvard Munch, ‘L’urlo’ e ‘Madonna’ sono stati rubati in pieno giorno dal museo Munch di Oslo, in Norvegia, da tre uomini armati. I ladri avevano costretto le guardie a buttarsi a terra mentre prendevano le due opere e fuggivano in auto, trovata poi in seguito abbandonata. I quadri, assicurati per una cifra di 141 milioni di dollari, furono ritrovati due anni dopo con qualche piccolo danno.

ISABELLA STEWART GARDNER MUSEUM DI BOSTON – MARZO 1990. Quando si dice l’apparenza inganna. Due ladri in uniforme da poliziotti hanno imbrogliato lo staff dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, nel Massachusetts, portando a termine quello che è ancora considerato il più spettacolare furto d’arte nella storia degli Stati Uniti. La coppia è riuscita a introdursi nell’edificio durante la notte, dicendo alle guardie di aver ricevuto una chiamata di emergenza. Una volta entrati, i ladri hanno ammanettato due guardie di sicurezza, le hanno portate nel seminterrato e hanno legato loro mani, piedi e teste a tubi dell’acqua con nastro adesivo. I due hanno poi rubato opere d’arte dal valore di 300 milioni di dollari, tra cui quadri di maestri olandesi come Veermer e Rembrandt e del francese Manet, che non sono mai stati ritrovati. Ventidue anni dopo, il colpo al Gardner resta una delle rapine d’arte più gravi di tutti i tempi.

LOUVRE DI PARIGI – AGOSTO 1911. Questo furto ha sicuramente contribuito a creare l’alone di fama e mistero che circonda la Monna Lisa di Leonardo. Nel lontano agosto del 1911, l’enigmatico capolavoro di da Vinci sparì improvvisamente dal Louvre. Tra le persone arrestate per il furto compaiono addirittura Guillaume Apollinaire e Pablo Picasso, che furono interrogati in una stazione di polizia. I gestori del museo parigino piansero la sparizione dell’opera, convinti che la Gioconda fosse andata perduta per sempre. Due anni dopo, la svolta: il ladro, l’italiano Vincenzo Peruggia, un impiegato del Louvre, aveva trafugato la Monna Lisa entrando nell’edificio nel suo orario di lavoro. Dapprima si nascose in uno stanzino e poi rubò il quadro dopo la chiusura, coprendolo con la giacca. Peruggia, passato alla storia per il furto, fu scoperto quando tentò di vendere la Gioconda a un collezionista d’arte. – Twitter @maitri85

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