Oslo (Norvegia), 24 ago. (LaPresse/AP) – Anders Behring Breivik è stato dichiarato sano di mente e di conseguenza condannato a 21 anni di carcere dal tribunale di Oslo. Leggendo il verdetto, la giudice Wenche Elisabeth Arntzen lo ha condannato a una “detenzione preventiva” di almeno 10 anni e a un massimo di 21. Questo tipo di sentenze secondo la legge norvegese può essere esteso sino a quando il detenuto è ritenuto pericoloso. I legali del 33enne, autore della strage di Oslo e dell’isola di Utoya, prima della lettura del dispositivo avevano annunciato che in caso di dichiarazione di sanità mentale non sarebbe stato presentato appello.

Leggendo il verdetto, la giudice Wenche Elisabeth Arntzen lo ha condannato a una “detenzione preventiva” di almeno 10 anni e a un massimo di 21. Questo tipo di sentenze secondo la legge norvegese può essere esteso sino a quando il detenuto è ritenuto pericoloso. I legali del 33enne, autore della strage di Oslo e dell’isola di Utoya, prima della lettura del dispositivo avevano annunciato che in caso di dichiarazione di sanità mentale non sarebbe stato presentato appello.

Breivik è entrato nell’aula dove sarebbe stata letta la sentenza con l’espressione beffarda già mostrata in altre udienze. In completo nero, l’estremista ha salutato le persone nell’aula alzando il pugno destro. E’ apparso compiaciuto quando la giudice ha letto il verdetto che stabilisce sia sano di mente e quindi penalmente responsabile del peggior attacco in Norvegia in tempo di pace. La decisione dei cinque giudici della Corte va contro le raccomandazioni dei procuratori, che avevano chiesto per Breivik fosse dichiarata l’infermità mentale. La sanità mentale permette invece la condanna per terrorismo e omicidio premeditato, che potrebbe essere prolungata fino a tenerlo in carcere a vita. La procura non ha ancora fatto sapere se presenterà appello. La condanna alla “detenzione preventiva” è prevista per criminali considerati pericolosi per la società.

“Ora non sentiremo parlare di lui per un po’, possiamo avere pace e tranquillità”, ha commentato all’emittente televisiva Tv2 Per Balch Soerensen, padre di una ragazza uccisa durante il massacro del 22 luglio 2011, in cui morirono 77 persone. “Non significa niente per me – ha aggiunto riferendosi a Breivik – è solo aria”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: