Seattle (Washington, Usa), 15 ago. (LaPresse/AP) – Un wc usa l’energia a microonde per trasformare gli escrementi in elettricità, uno riusa l’urina per lo sciacquone, un altro ancora trasforma le feci in carbone. Gli inusuali gabinetti sono stati presentati alla Bill & Melinda Gates foundation competition, gara ideata dal fondatore di Microsoft e dalla moglie per ideare wc adatti ai 2,5 miliardi di persone che nel mondo non hanno accesso a sistemi sanitari moderni. Alla competizione hanno partecipato scienziati provenienti da tutto il globo. La fondazione ha annunciato che alcuni progetti saranno finanziati, in modo che possano uscire dai laboratori e trovare applicazioni reali.

“Non avremmo potuto essere più felici della risposta ottenuta”, ha detto Bill Gates. Perché un progetto superi le selezioni iniziali, il gabinetto deve funzionare senza acqua corrente, elettricità o sistema settico, non deve scaricare sostanze inquinanti e preferibilmente deve creare energia o altre risorse. Infine, la toilette deve funzionare con un costo massimo di 5 centesimi al giorno. Molti wc in gara riciclano le deiezioni umane in altre sostanze utili, come mangimi per gli animali, acqua per irrigare o semplicemente energia o acqua per far funzionare i loro stessi sistemi interni. La fondazione si aspetta di testare i primi prototipi entro i prossimi tre anni.

Alcuni di questi gabinetti innovativi, come il progetto vincitore del California institute of technology (Caltech), usano chimica e ingegneria per trasformare completamente feci e urine. Bill Gates spiega che i risultati che si otterranno con la gara potrebbero portare a benefici non solo per i Paesi poveri. “Se faremo le cose per bene – ha infatti sottolineato – c’è la possibilità che alcuni di questi progetti possano creare soluzioni utili anche per nazioni ricche o con redditi medi”. Secondo le Nazioni unite, le malattie dovute a scarse condizioni sanitarie causano circa il 50% dei ricoveri ospedalieri nei Paesi in via di sviluppo, mentre circa 1,5 milioni di bambini muoiono ogni anno per dissenteria.

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