San Francisco (California, Usa), 31 lug. (LaPresse/AP) – Sono attese per oggi le dichiarazioni di apertura del processo che vede contrapposte, alla corte distrettuale di San José, in California, Apple e Samsung per la disputa sui brevetti di tablet e smartphone. Dopo la selezione della giuria, avvenuta ieri, gli avvocati di entrambe le parti esporranno le argomentazioni, dopo di che Apple chiamerà il primo testimone, un designer dell’azienda. La lista dei testimoni di entrambe le parti prevede gli interventi di molti esperti di brevetti, tra ingegneri e progettisti. Tra loro non ci sarà l’amministratore delegato della compagnia di Cupertino, Tim Cook.

Il processo deriva da una causa deposita lo scorso anno da Apple contro il rivale, con l’accusa che i prodotti di Samsung Electronics Co. non siano altro che copie illegali dei popolari iPhone e iPad. E per questo l’azienda di Cupertino chiede un risarcimento di 2,5 miliardi alla compagnia sudcoreana. Dal canto suo, la Samsung sostiene che sia stata la Apple a compiere il furto e che alcune delle tecnologie in questione (come i design rettangolari di smartphone e tablet) siano standard industriali in circolazione da anni. Il processo di San José è solo l’ultima tappa della lunga schermaglia tra i due produttori, già contrapposti in altri tribunali, anche in Germania e Regno Unito. Lo scorso mese, il giudice distrettuale Lucy Koh, di San José, ha ordinato alla Samsung di ritirare dal mercato statunitense il suo tablet Galaxy 10.1 in attesa dell’inizio del processo.

Anche se sul caso si pronunceranno i dieci giurati (ieri sono stati scelti sette uomini e tre donne) spiega l’esperto di brevetti Bryan Love, della Santa Clara University, il giudice ha l’autorità di rovesciare la loro decisione se pensa che sia sbagliata. “In qualche senso gran parte del processo non riguarderà le richieste di danni presentate da Apple, ma la possibilità di Samsung di vendere i suoi prodotti”, spiega invece Mark A. Lemley, professore alla Stanford Law School, secondo cui un verdetto a favore di Apple darebbe un forte messaggio ai consumatori sul fatto che i prodotti basati su Android come quelli di Samsung sono in pericolo legale. Un verdetto a favore dei sudcoreani, invece, potrebbe portare a un innalzamento dei costi dei prodotti Apple.

Le strategie che le due avversarie terranno nei processo emergono dai documenti depositati la scorsa settimana. Gli avvocati di Apple sostengono che non ci siano quasi differenze tra i prodotti di Samsung e i propri, e che documenti interni della casa sudcoreana dimostrano che essa ha copiato design e interfaccia ideati dall’azienda di Cupertino. Samsung ovviamente nega e sostiene che la rivale abbia copiato l’iPhone dalla Sony, notando che quest’ultima compagnia sviluppa telefoni mobili dal 1991, mentre la Apple lo fa solo dal 2007.

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