Atene (Grecia), 30 lug. (LaPresse/AP) – La Grecia schiererà altre 1.800 guardie al confine con la Turchia, quadruplicandone il numero, temendo il potenziale massiccio arrivo di rifugiati siriani. Lo fa sapere il ministro dell’Ordine pubblico di Atene, Nikos Dendias. Attualmente le guardie di frontiera nella zona sono circa 600, secondo i dati dell’Associazione panellenica delle guardie di confine. Il ministro ha precisato che 26 barriere galleggianti saranno inoltre installate lungo il fiume Evros, che divide i due Paesi. La Grecia è uno dei punti di maggiore afflusso di immigrati all’Europa e attualmente la Turchia sta ospitando migliaia di siriani, in fuga dalla guerra in corso nel loro Paese. L’associazione delle guardie di frontiera ha duramente criticato la decisione annunciata dal ministro, definendola mal programmata e sostenendo che il rafforzamento avrà poco effetto, a meno che prima non siano costruiti centri di detenzione per i migranti. Intanto, il ministro Dendias ha espresso allarme sulla situazione siriana, rispondendo a una domanda su di essa: “C’è grande preoccupazione”, ha detto.
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