Beirut (Libano), 21 lug. (LaPresse) – Due italiani che lavoravano in Siria in un appalto gestito dall’Ansaldo, sono stati fermati alcuni giorni addietro da un gruppo di uomini armati. La Farnesina conferma la vicenda spiegando che è l’ambasciata di Beirut a seguire gli sviluppi, dato che la nostra sede diplomatica di Damasco è chiusa da tempo.
La notizia del rapimento dei due italiani in Siria, è stata raccontata in anteprima da un loro collega al ‘Secolo XIX’. Il gruppo di circa 10 persone si stava recando all’aeroporto, gli altri italiani si sono infatti poi regolarmente imbarcati a Damasco per Beirut e poi per l’Italia. Il fatto riporta la fonte del quotidiano genovese sarebbe accaduto martedì scorso. L’unico cantiere dell’Ansaldo in Siria è quello di Ansaldo Energia in consorzio con la società greca Metka per la fornitura di un impianto a ciclo combinato per il sito di Deir Azzour. Ansaldo Energia fornì due turbine a gas modello con relativi generatori e sistemi ausiliari e con una turbina a vapore con relativo generatore e ausiliari. La commessa da 160 milioni di euro è del 2010.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata