Ginevra (Svizzera), 30 giu. (LaPresse/AP) – I Paesi presenti alla conferenza di Ginevra hanno accettato la soluzione di un governo di transizione in Siria per raggiungere la pace. Lo ha comunicato in serata l’inviato speciale per la Siria Kofi Annan. “E’ nell’interesse del popolo siriano raggiungere un accordo politico”, ha detto Annan. “Il duro lavoro – ha spiegato – inizia adesso. Dobbiamo lavorare insieme per attuare quanto è stato concordato”. Annan non ha fatto riferimento alla presenza dell’attuale presidente Bashar Assad nel futuro governo di transizione, punto chiave delle trattative tra le potenze internazionali.

Il segretario di Stato Usa Hillary Rodham Clinton ha subito ribadito che Assad “deve ancora andarsene”, aggiungendo che “non riuscirà mai a superare il test di mutuo consenso visto il sangue che ha sulle mani”. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha tuttavia sostenuto che il piano di Annan non richiede la cacciata dell’attuale presidente e nel documento non c’è “alcun tentativo di imporre al popolo siriano qualsiasi tipo di processo di transizione”. Nell’accordo si legge che l’organo di governo di transizione “sarà formato sulla base del mutuo consenso”, dando quindi in teoria sia all’attuale governo sia all’opposizione potere di veto.

Alla conferenza di Ginevra sono presenti i ministri degli Esteri di tutti i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, insieme al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e a rappresentanti di Lega araba, Unione europea, Turchia, Iraq, Kuwait e Qatar. Iran e Arabia Saudita non sono invece stati convocati.

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