Londra (Regno Unito), 12 giu. (LaPresse/AP) – Nelle isole Falkland si terrà un referendum per decidere se rimanere sotto la sovranità del Regno Unito. Ad annunciarlo è stato oggi Gavin Short, presidente dell’Assemblea legislativa delle stesse Falkland, precisando che il referendum si terrà “non perché abbiamo dubbi su chi siamo o sul futuro che vogliamo, ma solo per mostrare al mondo quanto ne siamo certi”. Short ha aggiunto che non ha dubbi che i cittadini delle Falkland “si augurano che le isole restino un territorio d’oltremare del Regno Unito”.
ANNUNCIO REFERENDUM A 2 GIORNI DA ANNIVERSARIO FINE CONFLITTO. La sovranità sulle isole è rivendicata sia dal Regno Unito, che le chiama Falkland, sia dall’Argentina, che le chiama Malvinas e la polemica a tal proposito si è sollevata nuovamente quest’anno in occasione del 30esimo anniversario del tentativo di Buenos Aires di prendere il controllo dell’arcipelago con un intervento militare.
L’annuncio del referendum, in particolare, arriva a pochi giorni dal 30esimo anniversario della fine del conflitto tra Argentina e Regno Unito per il controllo delle isole, che ricorre il 14 giugno. La ‘presidenta’ argentina Cristina Fernandez ha in programma di spingere l’analisi del caso del suo Paese a un meeting della commissione dell’Onu per la decolonizzazione, che si terrà giovedì a New York.
REGNO UNITO: DIFENDEREMO ESITO VOTO. Immediata la reazione di Londra. “Il Regno Unito rispetterà e difenderà la scelta delle Falkland”, ha commentato il primo ministro britannico David Cameron dopo l’annuncio del un referendum. “Invitiamo tutti i membri delle Nazioni unite a essere all’altezza delle loro responsabilità in base alla Carta dell’Onu e ad accettare la decisione degli abitanti delle isole su come vogliono vivere”, ha aggiunto Cameron. “Trenta anni fa hanno chiarito che volevano rimanere britannici ed è per questo che le forze britanniche li hanno coraggiosamente liberati dagli invasori dell’Argentina”, ha concluso.
FALKLAND E LONDRA AVEVANO DISCUSSO DI REFERENDUM. Un retroscena viene intanto svelato da fonti del governo di Londra. Il governo delle Falkland aveva discusso con il Regno Unito dei suoi piani per un referendum per decidere se rimanere o meno un territorio britannico. La fonte tuttavia, un portavoce dell’ufficio di Cameron che preferisce rimanere anonim, insiste sul fatto che tale discussione non avrebbe giocato alcun ruolo nella decisione delle isole di annunciare la consultazione. “Ne hanno discusso con noi, ma è una loro decisione e la sosteniamo”, spiegato.
IL 30° ANNIVERSARIO DEL CONFLITTO. Buenos Aires insiste nel sostenere che il Regno Unito abbia occupato illegalmente le isole dal 1833. Il Regno Unito accusa invece l’Argentina di ignorare la volontà dei residenti delle Falkland, che sono circa 3mila. Nel 1982 l’Argentina invase le Falkland, ma il Regno Unito intervenne per ristabilire l’ordine e nel conflitto morirono 649 argentini e 255 soldati britannici. Quest’anno ricorre infatti il 30esimo anniversario della guerra, che ha risollevato le polemiche sulla sovranità delle isole.
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