Katmandu (Nepal), 28 mag. (LaPresse/AP) – A poche ore dalla convocazione di nuove elezioni da parte del primo ministro nepalese Baburam Bhattarai, in seguito all’incapacità delle forze politiche di trovare un accordo sulla nuova Costituzione, alcuni partiti hanno fatto appello alla popolazione affinché manifesti per chiedere le dimissioni del premier. Ma per ora nelle strade si registrano solo piccole proteste.

Migliaia di agenti, spiega il portavoce della polizia Binod Singh, sono state dispiegate a Katmandu e nelle principali città del Nepal, per evitare possibili violenze nei prossimi giorni. Nella capitale, oggi piccoli gruppi di studenti hanno marciato mostrando le immagini di Bhattarai e chiedendo la sue dimissioni. Da un’altra parte, anche un gruppo a sostegno della monarchia ha protestato, accusando il capo del governo per la crisi politica in corso. La polizia ha comunque permesso ai dimostranti di marciare nel centro di Katmandu.

“Il Paese è piombato in una crisi seria”, ha commentato oggi Ram Sharan Mahat, esponente di spicco del Congresso nepalese, secondo partito del Paese, per il quale sei mesi non sono abbastanza per preparare il nuovo voto, previsto secondo le disposizioni del premier il 22 novembre. “Questo governo – ha aggiunto – non gode della legittimità per continuare”.

Ieri, in vista della scadenza del mandato dell’Assemblea costituente, prevista per la mezzanotte ora locale, i quattro principali partiti del Paese hanno provato senza successo fino all’ultimo a trovare un accordo su un tema spinoso: l’ipotesi che le province dovessero essere determinate su base etnica o meno. Il mancato accordo ha fatto arenare ogni possibilità di stilare la Carta in tempi utili.

L’Assemblea costituente era stata eletta nel 2008 per un mandato di due anni, con il fine di scrivere una nuova Costituzione, ma non vi è riuscita. Il mandato è stato quindi esteso quattro volte, ma nell’ultima occasione la Corte suprema ha respinto ogni ulteriore rinnovo. Appena eletta, nel 2008, l’assemblea ha abolito la monarchia secolare e convertito il Nepal in repubblica. Realizzare la nuova Carta avrebbe dato il via a un periodo di governo ad interim volto a solidificare la giovane democrazia. Dal 2008 i partiti sono riusciti a risolvere molte differenze storiche, come dare un futuro alle migliaia di ribelli maoisti confinati in campi dopo aver deposto le armi. Ma non sono riusciti a risolvere i problemi etnici del Paese, questione su cui l’accordo sulla Costituzione si è appunto arenato.

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