New Orleans (Lousiana, Usa), 18 apr. (LaPresse/AP) – Gli avvocati della Bp e di oltre 100mila individui e aziende hanno consegnato a un giudice federale le carte di un accordo volto risolvere le richieste di danni per la vicenda della marea nera nel golfo del Messico. L’accordo era stato annunciato il 2 marzo scorso. A pronunciarsi in merito dovrà essere ora il giudice distrettuale di New Orleans, Carl Barbier, il quale però non ha ancora indicato le tempistiche. La Bp stima che dovrà pagare circa 7,8 miliardi di dollari per risolvere i reclami da parte dei privati. Si tratterebbe di uno dei maggiori accordi di questo tipo di sempre.

Secondo i documenti presentati oggi, l’accordo “crea un sistema di compensazione globale” ed è “molto più giusto, ragionevole e adeguato”. L’intesa, tuttavia, non risolve il contenzioso più oneroso con il governo federale, con gli Stati del Golfo e con i partner della compagnia del progetto Deepwater Horizon. Tra questi la Transocean, da cui la Bp aveva preso in affitto la piattaforma, e il fornitore di cemento Halliburton. Il giudice Barbier ha fissato al 3 maggio un’udienza per discutere la possibilità di condurre un processo per le richieste non coperte dall’accordo presentato oggi. Prima di dare l’approvazione finale all’intesa, il giudice dovrebbe tenere una “udienza di equità” sulla transazione nel procedimento collettivo.

L’intesa prevede il rimborso delle spese mediche chiesto dai lavoratori che si sono occupati della pulizia in seguito al disastro e di altre persone che ritengono di essersi ammalate per l’esposizione al petrolio e ad altri materiali chimici utilizzati per disperderlo. L’accordo prevede diversi livelli di compensazione. I più alti, destinati proprio a coloro che si sono occupati della pulizia, arrivano fino a 60.700 dollari più il denaro per coprire le spese mediche e ospedaliere. Assegni sono previsti inoltre per lavoratori e residenti che possono provare di aver sofferto sintomi più lievi. Molti, in seguito al disastro ambientale, hanno riportato problemi al sistema auditivo, a naso, gola, pelle e al sistema neurologico. Secondo l’accordo, i residenti di questa categoria possono ottenere ricompense comprese tra 900 e 5.450 dollari, e ad alcuni saranno garantite anche le spese mediche pagate. I lavoratori otterranno invece risarcimenti tra 1.300 e 7.750 dollari più il pagamento delle spese mediche.

La Bp ha inoltre accettato di spendere 105 milioni di dollari in cinque anni per dar vita a un programma medico per il golfo e per pagare gli esami medici delle persone che hanno sofferto problemi in seguito alla fuoriuscita di petrolio, per i prossimi 21 anni. Altri 2,3 miliardi di dollari saranno invece destinati a reclami legati ai prodotti ittici per il consumo alimentare, avanzati da proprietari di pescherecci e lavoratori del settore. Bp ha infine accettato di pagare 57 milioni di dollari per promuovere il turismo nell’area colpita e di investire fino a 5 milioni di dollari per una campagna volta a informare i residenti della costa del golfo su come prendere parte alla transazione.

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