Londra (Regno Unito), 30 mar. (LaPresse) – Scotland Yard rischia di essere travolta da un nuovo scandalo dopo quello delle intercettazioni illegali. Questa volta a incastrare la polizia londinese è un caso di razzismo. Un ragazzo di colore, arrestato durante gli scontri di Londra dell’anno scorso, ha infatti consegnato agli investigatori una registrazione audio effettuata con il cellulare in cui si sentono chiaramente gli insulti razzisti di un poliziotto. La registrazione, ottenuta dal quotidiano britannico Guardian, risale alla scorsa estate, quando il 21enne è stato fermato dalla polizia. “Il tuo problema è che sarai sempre un negro”, dice l’agente di Scotland Yard, identificato dagli inquirenti in Alex MacFarlane, un poliziotto bianco.

Il ragazzo racconta al Guardian che gli agenti lo hanno fatto sentire “come un animale”, obbligandolo a inginocchiarsi e aggredendolo verbalmente. Nell’audio, un poliziotto ammette di aver cercato di strangolare il giovane perché questo è “una testa di cazzo”. In seguito l’agente continua a insultarlo, dicendo: “Avrai sempre la pelle nera, non nasconderti dietro al tuo colore”.

La commissione indipendente per i reclami contro la polizia britannica (Ipcc) ha riferito il caso al Crown prosecution service (Cps), organismo britannico che decide quali casi devono essere giudicati da un tribunale, perché tre agenti, compreso MacFarlane, potrebbero aver commesso reati penali. Il Cps aveva inizialmente deciso di non presentare accuse, ma ieri ha annunciato la revisione del caso quando i legali del 21enne hanno minacciato di contestare il verdetto in un tribunale di grado superiore. Nel frattempo, MacFarlane è stato sospeso.

L’inchiesta è partita dopo che il giovane ha consegnato il telefono cellulare a una stazione di polizia, dicendo agli agenti di essere stato aggredito. Una volta ammanettato dentro il camioncino della polizia, il ragazzo racconta di essere stato vittima di insulti razzisti e violenze. Il 21enne spiega di essere stato sbattuto contro il finestrino, mentre in seguito un poliziotto ha cercato di strangolarlo. “Non riuscivo a respirare, pensavo di morire”, ha riferito al quotidiano britannico.

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