Varsavia (Polonia), 29 mar. (LaPresse/AP) – Non ci sono prove a sostegno della teoria secondo cui lo schianto aereo in cui è morto il presidente polacco Lech Kaczynski sarebbe stato un omicidio. Lo ha detto il procuratore generale della Polonia, Andrzej Seremet, in un’intervista alla rete Tvn24. Seremet si riferiva alle dichiarazioni fatte ieri da Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del presidente morto insieme ad altre 95 persone nell’incidente. Il Tupolev sul quale viaggiavano Lech Kaczynski e diversi esponenti delle più importanti istituzioni polacche si è schiantato vicino all’aeroporto di Smolensk, in Russia, il 10 aprile del 2010, probabilmente a causa della densa nebbia. Il capo dello Stato stava andando a una cerimonia di commemorazione delle vittime del massacro di Katyn.

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