Beirut (Libano), 12 mar. (LaPresse/AP) – Sono almeno 16 i civili “massacrati” nella notte a Homs da miliziani leali al regime del presidente siriano Bashar Assad, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Per i Comitati di coordinamento locali sarebbero 45. Gli attivisti dell’Osservatori hanno specificato che tra le vittime dei cosiddetti Shabiha, combattenti armati fedeli al governo di Damasco, ci sono anche alcuni bambini. Fotografie diffuse su internet mostrano i corpi sfigurati di cinque bimbi accanto ad altri sei cadaveri di adulti, coperti da lenzuola. Homs, nel centro della Siria, è la città più colpita da scontri e repressioni delle forze del regime dall’inizio della rivolta contro Assad, giunta ormai al dodicesimo mese consecutivo. I media di Stato hanno confermato i decessi a Homs, attribuiti però a “terroristi armati”.
Un video amatoriale diffuso sul web mostra alcuni uomini avvolgere i corpi dei morti in lenzuoli bianchi, come prevede la tradizione musulmana, prima della sepoltura. “Ecco cosa fanno a noi sunniti. Ci stanno spazzando via, siamo quelli che stanno morendo sotto le mani di Iran e sciiti”, urla un uomo nelle immagini. Il governo sciita di Teheran è uno dei pochi alleati rimasti di Assad. Dopo le ultime uccisioni avvenute nella notte a Homs, i Comitati di coordinamento locali hanno chiesto di rispettare una giornata di lutto nazionale domani, spingendo i siriani a tenere chiusi i negozi e a non andare a lavoro o a scuola. Il gruppo ha inoltre chiesto ai cittadini di indossare camicie e nastrini neri in segno di lutto per i civili assassinati nella notte.
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