Washington (Usa), 7 mar. (LaPresse/AP) – Mitt Romney ha vinto le primarie repubblicane in Massachusetts, Vermont, Virginia, Idaho, Alaska e nell’importante Stato dell’Ohio, dove ha superato di poco Rick Santorum. Quest’ultimo ha ottenuto la maggioranza dei voti in Tennessee, Oklahoma e North Dakota. Newt Gingrich ha vinto nella sua Georgia. “Vado a prendermi la nomination”, ha urlato Romney ai sostenitori in Massachusetts, sottolineando in particolare il numero crescente dei suoi delegati.

A lui sono andati almeno 212 delegati dei 419 in palio nel Super Tuesday, tradizionalmente la giornata in cui gran parte del Paese si reca alle urne per le primarie. Di questi, Santorum ne ha conquistati finora 84, Gingrich 72 e Ron Paul 22. Alcuni devono ancora essere assegnati. L’ex governatore del Massachusetts guida la corsa alla nomination repubblicana con 415 delegati, più di quanti ne hanno gli avversari insieme, e ha anche l’appoggio dei membri della Commissione nazionale repubblicana che accendono automaticamente alla convention che si terrà in estate a Tampa, in Florida, dove potranno scegliere chi vorranno. Santorum è a quota 176, Gingrich 105 e Paul 47. Servono 1.144 delegati per vincere la nomination e diventare il candidato repubblicano che sfiderà a novembre il presidente Barack Obama.

L’Ohio è stata la battaglia più serrata, lo Stato per cui sono stati spesi più soldi per la campagna. Nessun repubblicano è mai andato alla Casa Bianca senza aver vinto qui in autunno. Il conteggio è andato avanti oltre la mezzanotte locale. Col 99% delle schede scrutinate, Romney ha ottenuto circa 12mila voti sul totale di 1,1 milioni. Santorum ha avuto la meglio negli Stati più repubblicani del Paese, confermando che Romney fatica a ottenere l’appoggio dei più conservatori. “Questa è una grande notte”, ha commentato Santorum. “Abbiamo vinto in Occidente, nel Midwest e nel Sud e siamo pronti a vincere in questo Paese”.

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