Il Cairo (Egitto), 15 feb. (LaPresse/AP) – I Fratelli musulmani hanno appoggiato la posizione “nazionalista” del governo egiziano riguardo alla disputa con gli Stati Uniti sullo status dei gruppi pro-democratici non governativi, accusati di aver fomentato le proteste contro i militari al potere. A inizio febbraio le autorità egiziane hanno comunicato che 43 membri delle ong, di cui almeno 16 di nazionalità statunitense, saranno processati in un tribunale militare per finanziamenti illegali. La questione è diventata una delle principali cause di contrasto tra Washington e Il Cairo dalla caduta dell’ex presidente Hosni Mubarak. Il governo statunitense, anche tramite il segretario di Stato Hillary Clinton, ha più volte minacciato di tagliare gli aiuti economici all’Egitto se la disputa non sarà risolta. I Fratelli musulmani, che controllano la maggioranza del Parlamento, hanno dichiarato di “rifiutare ogni foma di pressione da parte degli Stati Uniti”.
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