Washington (Usa), 10 feb. (LaPresse/AP) – Sui contraccettivi Barack Obama fa marcia indietro. Dopo le dure critiche degli ambienti cattolici, in pieno clima di campagna elettorale, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato un compromesso: gli enti religiosi, diversamente da quanto deciso in un primo momento, non dovranno garantire alle dipendenti la copertura dei contraccettivi tramite programmi di assistenza sanitaria. Il servizio gratuito, però, verrà comunque garantito e a farsene carico saranno le compagnie assicurative.

OBAMA ANNUNCIA COMPROMESSO. “La libertà religiosa sarà garantita e la legge che richiede i contraccettivi gratuiti non discriminerà le donne”, ha affermato Obama annunciando il dietrofront. Nel breve discorso di oggi alla Casa Bianca, il presidente Usa ha insomma cercato di placare gli animi dicendo che la politica sul controllo delle nascite garantirà sia alle donne l’accesso gratuito ai contraccettivi, sia alle istituzioni religiose di comportarsi non tradendo il loro credo. “Capisco che alcuni a Washington vogliono trattare questo come un tema politico, ma non dovrebbe essere così e io non l’ho mai vista in questi termini”, ha proseguito l’inquilino della Casa Bianca.

IL PIANO INIZIALE. Dopo l’annuncio della prima decisione lo scorso 20 gennaio, si era sollevato un polverone di polemiche e i preti di tutto il Paese avevano riservato critiche al provvedimento nelle omelie della domenica. Per i religiosi, cattolici soprattutto, era intollerabile l’idea di dover garantire per legge strumenti di controllo delle nascite, andando contro il loro. Ospedali, scuole ed enti di beneficenza a gestione religiosa, erano insorti perché era stato dato loro tempo fino ad agosto del 2013 per uniformarsi alla norma.

BIDEN. Il dietrofront di Obama arriva per venire incontro all’elettorato cattolico, ma non era inatteso. Già ieri il vicepresidente Usa Joe Biden, un democratico cattolico, aveva provato a smorzare le posizioni dando segnali di apertura. “Ci sarà un significativo tentativo di provare a risolvere la situazione e c’è tempo per farlo”, aveva detto in un’intervista radiofonica.

I VESCOVI. Immediata la reazione dei vescovi. È troppo presto per dire se le modifiche annunciate dal presidente Usa Barack Obama alle norme relative ai contraccettivi saranno un’adeguata risposta alle obiezioni della Chiesa, ha fatto sapere l’arcivescovo americano Timothy Dolan, a capo della conferenza episcopale degli Stati Uniti.

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