Parigi (Francia), 22 set. (LaPresse/AP) – Nello stesso giorno in cui la Francia emette le prime condanne per due donne che hanno indossato il velo integrale, un’altra musulmana coperta dal niqab annuncia la propria candidatura alle elezioni presidenziali del 2012. Si chiama Kenza Drider e anche oggi, davanti ai giornalisti, è apparsa velata, sfidando il divieto stabilito dalla legge approvata ad aprile. Per dare l’annuncio formale ha scelto la stessa cittadina e lo stesso giorno in cui le due donne sono state processate e multate. Si tratta di Meaux, vicina a Parigi, guidata dal sindaco conservatore Jean-Francois Cope, alleato del presidente Nicolas Sarkozy e strenuo oppositore del velo integrale.
“Ho provato – ha detto Drider – a comprendere questa legge, ma l’unica cosa che ho capito è che ci costringe agli arresti domiciliari. Tante donne piuttosto di togliere il velo o di rischiare l’arresto restano in casa”. Per spiegare la propria candidatura, ha aggiunto: “Quando una donna vuole mantenere la propria libertà deve essere audace. La mia ambizione è servire tutte le donne che vengono stigmatizzate o diventano oggetto di discriminazioni sociali, economiche o politiche. Siamo cittadine francesi e anche noi possiamo fornire soluzioni ai nostri concittadini”. La Drired ha voluto specificare che la sua candidatura non si limita alla rivendicazione sul velo, ma va oltre: “Serve a dire che il vero problema in Francia non siamo noi, ma la libertà delle donne, indipendentemente dalla loro religione. Quindi non concentriamoci su quello che indosso io, ma occupiamoci dei problemi veri”.
La sua campagna elettorale ha il sostegno di Rachid Nekkaz, ricco imprenditore musulmano che tempo fa si è offerto di pagare le multe alle donne condannate per aver indossato il velo, e della sua associazione Touche pas à ma constitution (Non toccate la mia Costituzione). Drider ora dovrà raccogliere le firme di 500 sindaci francesi che appoggino la sua candidatura, requisito per poter correre alle elezioni che si terranno ad aprile e maggio 2012.
Intanto, mentre la neo-candidata all’Eliseo parlava ai giornalisti, per la prima volta nel Paese venivano condannate due donne fermate mentre camminavano in strada coperte dal velo integrale. Stavano portando una torta di compleanno proprio al sindaco di Meaux. Il giudice ha deciso di multarle, rispettivamente al pagamento di 120 e 80 euro. Ora loro promettono di portare il caso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. “Non possiamo accettare – ha dichiarato una delle condannate, Hind Ahmas – che le donne siano punite perché praticano apertamente la loro religione. Vogliamo che i diritti europei vengano applicati”.
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