Tunisi (Tunisia), 18 lug. (LaPresse/AP) – Le ultime violenze in Tunisia sono frutto di un piano premeditato di chi teme di perdere le prossime elezioni. Lo ha detto il primo ministro tunisino Beji Caid Essebsi in un discorso alla nazione, dopo che la notte scorsa un ragazzo di 14 anni è rimasto ucciso da un proiettile vagante negli scontri tra manifestanti e le forze di sicurezza a Sidi Bouzid. Il premier ha ribadito che nonostante tutto il voto per l’assemblea che dovrà elaborare la nuova Costituzione si terrà come previsto il prossimo 23 ottobre. “Questi partiti – ha affermato Essebsi – dubitano di poter vincere le elezioni e temono che il voto rivelerà il loro vero peso sulla scena politica”. Dopo la destituzione dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali in Tunisia sono nati circa 100 partiti politici. Il premier ha infine accusato “correnti religiose estremiste e altri estremisti di sinistra e di destra” di essere dietro le violenze.

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