San Pietroburgo (Russia), 21 giu. (LaPresse/AP) – Ci sarebbe un errore umano all’origine dello schianto di un aereo passeggeri su un’autostrada nel nordovest della Russia, in cui sono morte 44 persone. Otto sono i sopravvissuti, inclusa una madre e i suoi bambini di 9 e 14 anni, ricoverati in gravi condizioni. L’aereo Tu-134, della compagnia RusAir, era in viaggio da Mosca a Petrozavodsk, città in Carelia vicina al confine con la Finlandia; aveva quasi raggiunto destinazione quando ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a un paio di chilometri dalla pista.
Secondo le informazioni fornite da funzionari russi, il pilota avrebbe perso la rotta per le condizioni meteo avverse. Lo ha fatto sapere il viceprimo ministro russo Sergei Ivanov. Anche per gli esperti dell’aviazione l’errore del pilota sembra essere la causa più probabile dell’incidente. “C’è una regola ferrea: se nel corso della discesa non hai contatto affidabile con le luci a terra, non c’è scelta se non rimettere i motori al massimo e fare un altro giro”, dice Oleg Smirnov, ex vice ministro dell’Aviazione civile ora a capo della fondazione non profit Partner of Civil Aviation.
Agenzie russe hanno riferito che potrebbero esserci stati problemi all’illuminazione della pista. Le fotografie sul sito web del ministero mostrano frammenti di metallo sparsi sulla strada, con una fitta nebbia sopra i boschi sullo sfondo. Sergei Shmatkov, controllore del traffico aereo che doveva occuparsi dell’atterraggio del Tu-134, ha detto al quotidiano online lifenews.ru che la visibilità nei pressi dell’aeroporto era vicina al livello minimo ammissibile, ma il pilota ha deciso ugualmente di atterrare. Una volta che le luci sulla pista si sono spente, Shmatkov ha ordinato all’equipaggio di evitare di scendere ma ormai era troppo tardi. Ad aggravare i problemi del pilota è stato anche il malfunzionamento dell’illuminazione antinebbia della pista.
L’incidente è avvenuto il giorno prima della partecipazione del premier Vladimir Putin al Paris Air Show, evento più importante dell’industria dell’aviazione, dove anche la Russia cerca di piazzare velivoli sul mercato. Secondo l’Associazione internazionale del trasporto aereo il Paese e le ex repubbliche sovietiche sono tra i peggiori Stati del mondo per quanto riguarda la sicurezza aerea. Gli esperti attribuiscono la colpa ai deboli controlli del governo, alla povera formazione dei piloti e ai tagli alle spese.
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