Beirut (Libano), 20 giu. (LaPresse/AP) – Il presidente siriano Bashar Assad dovrebbe parlare alla nazione intorno alle 12 ora italiana. Si tratta del terzo discorso da metà marzo, quando è scoppiata la rivolta antigovernativa nel Paese. Le parole di oggi rappresentano un test importante per capire se Assad accoglierà le richieste dell’opposizione. I manifestanti, però, hanno detto più volte che per mettere fine alle proteste non accetteranno riforme, ma solo la caduta del regime. Il governo di Damasco non riconosce le manifestazioni perché sostiene che la rivolta sia organizzata da criminali. L’ondata di rivolte in Siria rappresenta la sfida più coraggiosa alla dinastia di Assad, al potere da 40 anni. Bashar Assad ha ereditato la carica nel 2000. Secondo attivisti dell’opposizione sono oltre 1.400 i siriani uccisi da metà marzo nella repressione delle rivolte e 10mila gli arrestati. Quasi 11mila persone sono fuggite in Turchia.
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