Washington (Usa), 20 giu. (LaPresse/AP) – Gli esperti dell’International programme on the state of the ocean (Ispo) lanciano l’allarme sugli oceani: la situazione è ancor più disperata di quanto si credesse. Domani gli scienziati presenteranno alle Nazioni Unite un rapporto in cui spiegano che i problemi derivano dal global warming e da altre molte cause, tra cui le zone morte causate da scarichi industrali, pesca eccessiva, aumento dell’acidità provocata da troppa Co2, distruzione degli habitat e scioglimento dei ghiacci. La combinazione di tutte queste cause e il loro effetto sui mari suggerisce, secondo gli esperti, che sia in atto in tutto il mondo una moria di specie così grave da poter essere paragonata con le estinzioni del passato.

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