Villepinte (Francia), 18 giu. (LaPresse/AP) – La leader del gruppo di opposizione iraniano in esilio ‘Mujaheddin del popolo’, Maryam Rajavi, sostiene che le Nazioni unite debbano monitorare campo Ashraf in Iraq, dopo che ad aprile è stato oggetto di un attacco da parte dell’esercito iracheno in cui 35 persone sono morte e centinaia sono state ferite. Rajavi lo ha dichiarato davanti a migliaia di sostenitori a un raduno fuori Parigi, spiegando che il monitoraggio dell’Onu è il miglior modo di breve termine per proteggere le 3.400 persone che vivono nell’accampamento, zona franca a nord di Baghdad. Campo Ashraf è stato installato negli anni ’80 e poi protetto prima dal regime di Saddam Hussein e poi dal governo americano dopo l’invasione di Baghdad nel 2003. Gli Stati Uniti hanno etichettato il gruppo iraniano come terroristico e Rajavi ha detto che Washington è responsabile della situazione nel Campo perché ha “incatenato la più grande forza per il cambiamento in Iran”.
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