Pechino (Cina), 17 giu. (LaPresse/AP) – La Banca del Popolo della Cina ha pubblicato questa settimana uno studio secondo il quale un numero compreso tra i 16mila e i 18mila funzionari governativi e dirigenti di compagnie di Stato ha rubato oltre 120 miliardi di dollari, portandoli fuori dalla Cina tra la metà degli anni ’90 e il 2008. I funzionari sono fuggiti prevalentemente negli Stati Uniti, in Australia, in Canada e Olanda, e per spostare il denaro hanno usato conti bancari offshore o eseguito investimenti immobiliari. Secondo il rapporto, i funzionari hanno mascherato i furti in modo che sembrassero transazioni d’affari, creando compagnie private per ricevere i trasferimenti di denaro.
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