Washington (Usa), 15 giu. (LaPresse/AP) – L’arresto in Pakistan di numerose persone che fornirono informazioni alla Cia prima del raid dei Navy Seals in cui fu ucciso Osama bin Laden fa parte della normalità. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa Robert Gates ai senatori. Pur non confermando esplicitamente, i suoi commenti sono stati la prima ammissione da parte degli Stati Uniti degli arresti in Pakistan. Il senatore democratico Patrick Leahy del Vermont ha chiesto a Gates a Capitol Hill : “Quanto a lungo sosterremo governi che ci mentono? Quando diremo che ne abbiamo abbastanza?”. Gates ha risposto che, basandosi sui suoi 27 anni alla Cia e più di quattro come capo del Pentagono, “la gran parte dei governi si mentono a vicenda. È il modo in cui conducono gli affari”.

“Arrestano anche le persone che ci aiutano, mentre dicono di essere nostri alleati?”, ha insistito Leahy. Gates ha risposto: “Qualche volta. E qualche volta mandano spie a controllare, e sono i tuoi più stretti alleati. E’ il mondo vero con cui abbiamo a che fare”. Intanto, un funzionario occidentale in Pakistan ha confermato che cinque pakistani sono stati arrestati dai servizi segreti del Paese. Tra loro ci sarebbe il possessore di una abitazione data in affitto alla Cia per osservare il compound di Bin Laden ad Abbottabad. Il funzionario ha parlato con la condizione dell’anonimato a causa della sensibilità dell’argomento.

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