È stato approvato in commissione Bilancio al Senato l’emendamento alla manovra 2026 che mira a sancire che le riserve auree della Banca d’Italia appartengono al popolo. Lo ha annunciato il relatore della Lega Claudio Borghi. L’emendamento riformula il testo proposto da FdI con il capogruppo Lucio Malan. Nella versione riformulata dal governo è stato inserito il riferimento al trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
Lega: “Ora riserve auree a popolo italiano, coronamento battaglia storica”
“Da adesso le riserve auree appartengono al popolo italiano. È un risultato storico per la Lega, che aveva presentato il disegno di legge già dal 2018. È la conclusione di una lunga battaglia politica per mettere in sicurezza il tesoro degli Italiani da possibili pretese di soggetti stranieri. Ora questo principio è legge: l’oro sarà custodito in Banca d’Italia, ma sarà chiaro a tutti che il vero proprietario è il popolo italiano”. Così il senatore della Lega, Claudio Borghi Aquilini, a proposito dell’ok alla norma sulle riserve auree.
Malan: “Riserve auree del popolo italiano vittoria FdI”
“La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla Legge di Bilancio con il quale si afferma che le 2452 tonnellate di riserve auree italiane appartengono al Popolo Italiano, mettendole al riparo da qualsiasi manovra che in futuro possa intaccare questo patrimonio frutto del lavoro degli Italiani che oggi vale circa 290 miliardi, e che Romano Prodi voleva vendere nel 2007, quando valeva sette volte di meno. Oggi arriva a compimento una battaglia storica di Fratelli d’Italia. Già nel 2014 Giorgia Meloni insieme a tutti i deputati di Fratelli d’Italia, presentò un ordine del giorno, nel 2019 ci fu una mozione di Giovanbattista Fazzolari con tutti i senatori. Oggi affermiamo questo principio, mettendo peraltro l’Italia sulla stessa linea della Francia e di molte altre nazioni. Sorprende che da sinistra ci sia la contrarietà a difendere questo patrimonio del popolo italiano”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

