Fondazione Intesa Sanpaolo: premiati dottorati in materie umanistiche con tesi su disabilità

La Fondazione Intesa Sanpaolo ente filantropico, ha consegnato questa mattina alle Gallerie d’Italia – Milano, nel consueto evento annuale dedicato alle Università, le borse di studio che da nove anni eroga per i progetti di dottorato in discipline umanistiche. Dalla sua nascita nel 2008 la Fondazione ha deliberato oltre 35,8 milioni di euro a favore delle persone di Intesa Sanpaolo in condizione di difficoltà, borse di studio universitario per giovani svantaggiati, sostegno a enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose e a favore di mense e dormitori. Di questi, circa 11 milioni di euro sono stati erogati per il diritto allo studio e per l’alta formazione.

Il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo ente filantropico, Roberto Cereda, ha dichiarato: “La Fondazione Intesa Sanpaolo, ente filantropico del Gruppo impegnato dal 2008 nel diritto allo studio e nel sostegno alle fragilità, ribadisce nella Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità la centralità dell’inclusione nelle proprie iniziative. Il premio dedicato alle migliori tesi di laurea sulla disabilità rappresenta un passaggio strategico di questo impegno: promuove la ricerca accademica, rafforza la consapevolezza culturale e incoraggia i giovani nel contribuire concretamente a una società più equa. Allo stesso tempo, prosegue il nostro sostegno ai dottorati nelle discipline umanistiche, convinti che la cultura sia un patrimonio da preservare e un motore di crescita e nuove opportunità per le generazioni future.” Nel corso del 2025 la Fondazione ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per oltre 3,5 milioni di euro, di cui circa 600 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio; oltre 800 mila euro per borse di studio universitarie e progetti di dottorato e oltre 2,1 milioni di euro per interventi di solidarietà – come mense e dormitori – e progetti a favore dei più bisognosi.

Tra i premiati anche la dottoressa Vanessa Casu dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per una tesi magistrale in Scienze della Comunicazione dal titolo “La narrazione della disabilità nei media: tra rappresentazioni mainstream e autorappresentazioni”. “Ho analizzato come i media tradizionali si siano evoluti verso i nuovi media, e come l’autorappresentazione sia stata proprio importante, perché puoi capire davvero qual è la vita di una persona con disabilità”, ha spiegato Casu.