Manovra, la Corte dei Conti boccia la rottamazione: “Per l’erario rischio di finanziare i morosi”

Manovra, la Corte dei Conti boccia la rottamazione: “Per l’erario rischio di finanziare i morosi”

In audizione parlamentare sulla legge di Bilancio 2026 viene fatto presente come lo strumento “non sia idoneo a risolvere i problemi” legati alla riscossione.

La Corte dei Conti boccia la misura della rottamazione delle cartelle prevista dalla Manovra. La motivazione non è neanche troppo intricata: per l’erario c’è il rischio di finanziare i morosi.

Incertezza per la finanza pubblica

“Se anche il perimetro è limitato, escludendo i casi di mancato versamento delle somme e le violazioni contestate tramite accertamento”, la rottamazione – il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Mauro Orefice, in audizione parlamentare sulla Manovra – “sconta, comunque, le criticità più volte sottolineate dalla Corte, e, in particolare, la possibilità che la misura possa ridurre la compliance fiscale, il rischio che l’erario possa diventare un ‘finanziatore’ dei contribuenti morosi, incentivando l’omesso versamento come forma di liquidità, l’incertezza sugli effetti sui saldi di finanza pubblica, potenzialmente negativi, soprattutto se le adesioni dovessero superare le stime iniziali”.

Non risolve i problemi

Inoltre – avverte la Corte – “nell’arco temporale di un decennio si tratterebbe della quinta rottamazione, situazione che evidenzia che, perlomeno sino ad oggi, l’istituto non si è dimostrato strumento idoneo a risolvere i problemi endemici della riscossione, dimostrati dal sempre più elevato magazzino fiscale“.

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