Il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica hanno incontrato Confindustria sui progetti strategici dell’Ue relativi alle materie prime critiche.
Obiettivo dell’incontro è informare le imprese italiane sulle potenzialità e le opportunità della nuova call della commissione Europea in merito alle iniziative strategiche nell’ambito del Regolamento Ue sulle materie prime critiche.
La nuova call Ue per i progetti strategici sulle materie prime critiche (che resterà aperta fino al prossimo 15 gennaio 2026) rappresenta in questo contesto – viene spiegato – “uno strumento chiave per dare attuazione al Critical raw materials act, il regolamento europeo che punta a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la sostenibilità delle materie prime indispensabili per la transizione verde e digitale: dalla mobilità elettrica alle tecnologie rinnovabili, dai semiconduttori alle batterie. Attraverso il riconoscimento di “progetti strategici” – iniziative industriali e tecnologiche considerate prioritarie a livello europeo – l’Unione europea punta infatti a stimolare nuovi investimenti in estrazione, raffinazione, riciclo e sostituzione di materie prime strategiche, promuovendo la nascita di poli produttivi integrati e innovativi.
La prima call della commissione Ue, conclusa ad agosto 2024, ha portato al riconoscimento di quattro proposte italiane nel settore del riciclo, confermando “il ruolo di avanguardia dell’industria nazionale grazie alla solidità delle filiere manifatturiere e alla capacità di innovazione tecnologica”.
Il ministero delle Imprese e del made in Italy, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, e Confindustria accompagneranno le imprese in questa nuova fase del bando, supportando e favorendo la condivisione delle esperienze maturate, con l’obiettivo di valorizzare le competenze nazionali e consolidare la leadership industriale italiana nella nuova economia delle materie prime.
“L’attuale contesto geopolitico – afferma il ministro Adolfo Urso – richiede all’Europa di sviluppare nuove capacità di estrazione, raffinazione e riciclo delle materie prime critiche, per sostenere la doppia transizione verde e digitale e rafforzare la competitività e la resilienza del suo tessuto industriale: abbiamo il dovere, l’urgenza e la necessità di contribuire all’autonomia strategica del nostro continente. Il ministero delle Imprese e del made in Italy è in campo per supportare le imprese affinché presentino, in questo secondo bando, progetti significativi nel nostro Paese”.
“Le materie prime critiche – dice il ministro Gilberto Pichetto Fratin – sono una delle chiavi per lo sviluppo tecnologico e sostenibile del futuro. Per questo il nostro impegno deve essere massimo. Questa seconda call è un’opportunità per definire meglio le direttrici di lavoro, valorizzando il sistema produttivo italiano fatto di Pmi. Dobbiamo sviluppare consapevolezza e mobilitare la filiera domestica, rendendola sempre più integrata e connessa. Il quadro geopolitico attuale ci deve portare all’azione: abbiamo bisogno del supporto delle nostre aziende e dell’innovazione che l’Italia può fornire in questo settore”.
“L’approvvigionamento sicuro e stabile delle materie prime critiche – dichiara il delegato all’Aerospazio di Confindustria Giorgio Marsiaj – è un tema strategico per la competitività e la sicurezza industriale nazionale ed europea. L’Italia, grazie alle sue eccellenze manifatturiere e alla collaborazione tra istituzioni, ricerca e imprese, può diventare un hub nel Mediterraneo per garantire la sicurezza delle catene di fornitura. Confindustria sosterrà pienamente i ministeri competenti in questa sfida”.

