Donald Trump annuncia dazi molto pesanti anche nel cinema. “Il nostro settore cinematografico è stato sottratto agli Stati Uniti d’America da altri Paesi, proprio come si ruba ‘una caramella a un bambino’. La California, con il suo governatore debole e incompetente, è stata particolarmente colpita! Pertanto, al fine di risolvere questo annoso e infinito problema, imporrò una tariffa del 100% su tutti i film realizzati al di fuori degli Stati Uniti”, ha scritto in un post sul social Truth il presidente degli Stati Uniti.
Non solo, Trump annuncia nuove tariffe anche nel settore dell’arredamento. “Al fine di riportare alla grandezza la Carolina del Nord, che ha perso completamente il proprio settore dell’arredamento a favore della Cina e di altri Paesi, imporrò dazi sostanziali a qualsiasi Paese che non produca i propri mobili negli Stati Uniti. Seguiranno ulteriori dettagli!!!”, si legge in un altro post pubblicato dal capo della Casa Bianca su Truth.
Urso su dazi Usa: “Garantire accordo sul 15%, tetto non insormontabile”
“Innanzitutto bisogna garantire che” l’accordo Ue-Usa sul tetto ai Dazi al 15% “sia tale. Quindi importanti sono gli aspetti successivi a questo accordo di principio che la Commissione sta ancora concordando con gli Stati Uniti e quindi pensiamo all’esenzione che riguardano alcuni settori con parti importanti delle nostre esportazioni. Solo alla fine di questo percorso potremo dare un giudizio completo. In molti comparti del Made in Italy, in quelli dell’eccellenza, della qualità, il 15% non è insormontabile, anche a fronte del fatto che in molti casi i nostri concorrenti diretti sul mercato americano hanno Dazi molto più elevati di quelli che eventualmente noi dovremmo pagare”. Lo afferma il ministro ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Consiglio Competitività a Bruxelles.”Importante è resistere sul mercato americano e nel contempo cogliere le nuove opportunità che vi sono nei mercati in crescita e aperti e per i quali abbiamo chiesto alla Commissione di finalizzare, come è accaduto col Mercosur e recentemente con l’Indonesia, altri accordi di libero scambio che possono consentire alle nostre imprese di cogliere appieno le nuove opportunità”, sottolinea.
Codacons su dati Istat: “Si conferma tsunami dazi su export”
Le associazioni dei consumatori intanto sottolineano come i dazi imposti dagli Stati Uniti abbiano avuto un grave impatto sull’export italiano. “Come ampiamente previsto dal Codacons, l’introduzione dei dazi imposti dagli Stati Uniti ha determinato un tracollo delle esportazioni verso gli Usa, che ad agosto crollano del -21,2% su base annua. Un vero e proprio ‘tsunami dazi‘ che rischia di avere ripercussioni pesanti per la nostra economia ma anche per i consumatori”, fa sapere l’associazione di tutela dei consumatori commentando i dati Istat sull’andamento del commercio estero ad agosto.
“Il crollo delle esportazioni verso gli Stati Uniti non è stato compensato da un incremento degli scambi commerciali con altri Paesi – spiega il Codacons – Questo crea un danno economico evidente a quelle industrie e imprese che esportavano i propri prodotti negli Usa, e si vedono ora private di una rilevante fetta di mercato”. “A fare le spese di tale quadro negativo, tuttavia, potrebbero essere anche i consumatori italiani: a fronte della riduzione delle vendite verso gli Stati Uniti, e della conseguente contrazione dei fatturati, le aziende interessate potrebbero reagire incrementando i prezzi al pubblico sul mercato interno, in modo da recuperare almeno parzialmente le perdite subite – afferma il Codacons – Una eventualità che avrebbe effetti negativi diretti sull’inflazione e sulle tasche delle famiglie, ingiustamente danneggiate dai dazi imposti da Trump”.

