Il Frecciarossa 1000 di nuova generazione arriva sui binari italiani con un viaggio in anteprima sulla linea AV Roma-Napoli. Il treno ad Alta Velocità di Trenitalia (Gruppo FS), più tecnologico, più sostenibile e sempre più internazionale, entrerà ufficialmente in circolazione a partire da domenica 28 settembre. Con un investimento di oltre 1,3 miliardi di euro arriveranno 36 convogli, con opzione per ulteriori dieci e un ritmo di consegna da, in media, dieci treni l’anno da qui al 2029. Il rinnovo della flotta dei treni, così da garantire un servizio sempre più moderno, innovativo e sostenibile, rientra tra gli obiettivi chiave del Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo FS.Al viaggio di presentazione hanno partecipato l’amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma, e l’amministratore Delegato e direttore generale di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio. Progettati da Hitachi Rail e realizzati nei siti produttivi di Pistoia e Napoli, i nuovi Frecciarossa 1000 sono stati ideati per viaggiare, oltre che in Italia, su sette reti ferroviarie europee: Francia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. Tecnologicamente più avanzati rispetto alla precedente flotta, i nuovi tre i possono raggiungere una velocità massima di 300 chilometri orari e sono omologati per i 360. Sono inoltre dotati di un evoluto sistema di trazione che ne migliora l’efficienza.
I nuovi treni, pur mantenendo il design esterno e la livrea attuale, introducono elementi di novità negli interni e negli strumenti di bordo, nel segno dello stile Made in Italy. Materiali di alta qualità, soluzioni di arredo ergonomiche e ambienti più accoglienti, oltrea sistemi digitali avanzati per la gestione del viaggio e dell’informazione a bordo, completano il restyling del Frecciarossa 1000. Determinante la spinta green, con un tasso di riciclabilità che raggiunge il 97,1%, ben 2,7 punti percentuali in più rispetto alla scorsa generazione e un tasso di recupero dei materiali del 98,2%, 2,4 punti percentuali in più. A rendere il Frecciarossa 1000 ancora più sostenibile l’impiego di motori elettrici in grado di ridurre al minimo il consumo di energia.
“Con il Frecciarossa 1000 di nuova generazione – ha sottolineato Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS – compiamo un ulteriore passo nella realizzazione del Piano Strategico 2025-2029 con l’obiettivo di aumentare i passeggeri a bordo dei nostri treni e migliorarne il comfort. Il Frecciarossa è diventato negli anni un simbolo del modo di viaggiare in Italia: oggi lo rinnoviamo per rispondere alle esigenze di un Paese che chiede connessioni sempre più veloci, efficienti e rispettose dell’ambiente. È un passo decisivo verso un sistema di mobilità sempre più integrato e internazionale, al servizio delle persone, stakeholder, comunità e delle imprese”.“Il Frecciarossa 1000 di nuova generazione nasce per offrire ai nostri passeggeri un’esperienza di viaggio ancora più confortevole, affidabile e digitale – ha aggiunto Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia – Abbiamo lavorato per migliorare ogni dettaglio: interni più accoglienti, maggiore spazio per i bagagli, servizi tecnologici avanzati a bordo. L’obiettivo è andare incontro alle esigenze di una mobilità che cambia, in Italia e presto anche in Europa”.
Donnarumma: “Sud importante in nostro piano investimenti”
“Nel nostro piano di investimenti il Mezzogiorno ha un ruolo molto importante. Stiamo lavorando sulla Napoli-Bari, che consentirà il collegamento tra Roma e Bari in 3 ore, e sarà una vera rivoluzione, paragonabile a quella del collegamento tra Roma e Milano. Stiamo lavorando sulla Salerno-Reggio Calabria, ci sono progetti importanti sulla Sicilia”. Lo ha detto l’ad del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma in un punto stampa alla stazione di Napoli in occasione del viaggio inaugurale del Frecciarossa 1000 di nuovo generazione, sottolineando che “il volume di investimenti nelle ferrovie nei prossimi 10 anni riguardo al Sud è veramente molto ingente”.
Questo è “un piano con un picco di investimenti mai visto nella storia delle ferrovie. Solo pochi anni fa gli investimenti sull’infrastruttura ammontavano a 4 miliardi all’anno, nel 2024 ne abbiamo fatti più di 10 miliardi e nel 2025 saranno forse anche più di 11, solo per l’infrastruttura”, ha aggiunto Antonio Donnarumma.
“La media della vita di un treno in Europa oscilla tra i 20 e i 30 anni, i più vecchi sono in Francia, in Italia con questo piano di Trenitalia si arriverà molto presto nei prossimi anni a una vita utile di 10 anni e anche inferiore. Significa che il rinnovamento della flotta dei treni Alta Velocità è veramente importante”, ha detto ancora l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane Stefano Donnarumma.

“Proseguono le interlocuzioni (con il Mef, ndr), gli studi e le valutazioni sulle modalità più corrette per finanziare gli investimenti nei prossimi anni”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fs, Stefano Antonio Donnarumma, rispondendo ai giornalisti durante il viaggio inaugurale del nuovo Frecciarossa 1000 di nuova generazione tra Roma e Napoli. Sollecitato dalle domande in proposito, ha spiegato: “Anche sulla Rab”, ovvero il Regulated Asset Base, strumento di finanziamento volto a incentivare gli investimenti nei settori infrastrutturali di utilità pubblica.
Donnarumma: “No limiti a ruolo in Europa, studiamo progetto metropolitana”
“Collaboriamo molto bene con i colleghi austriaci; intendiamo portare i treni dall’Italia fino a Berlino, così come siamo andati a Parigi, così come speriamo di poter arrivare a Londra attraverso il tunnel. Siamo già presenti in Spagna, in Germania con tanti servizi anche per i passeggeri pendolari e le merci, in Grecia dove restiamo unico operatore ferroviario. Non mettiamo particolari limiti al nostro ruolo in Europa”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma, in un punto stampa alla stazione di Napoli in occasione del viaggio inaugurale del Frecciarossa 1000 di nuova generazione da Roma. “Per questo stiamo studiando un progetto più ampio di metropolitana europea per collegare le grandi città europee. Non lo potremo mai fare da soli ma possiamo fare un appello a tutti gli altri”.

