Assegno Unico, erogati 8,1 miliardi a 6,1 milioni di famiglie

Assegno Unico, erogati 8,1 miliardi a 6,1 milioni di famiglie

Sono i numeri dei primi cinque mesi del 2025

Nei primi cinque mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 8,1 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,9 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Lo comunica l’Inps nel suo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022maggio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.

Sono 6.113.758 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.666.991 figli, sottolinea l’Inps. L’importo medio per figlio a maggio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 169 euro, e va da circa 57 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro), a 224 euro per la classe di Isee minima (17.227,33 euro per il 2025). 

Assegno unico: a chi spetta

Il sussidio viene erogato alle famiglie con figli minorenni a carico e maggiorenni fino al compimento dei 21 anni. Possono beneficiare di questo contributo i dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e gli inoccupati. Ad aprile 2025 hanno ricevuto l’importo coloro che non hanno effettuato modifiche e che stanno continuando a ricevere la prestazione. I cittadini che non hanno aggiornato il proprio Isee riceveranno l’importo minimo. C’era tempo fino al 30 giugno per presentarlo così da poter ricevere anche gli arretrati ove spettanti.

Le novità sull’Isee

Ci sono delle novità: la prima riguarda le soglie dell’Isee, dal cui computo sono esclusi a partire dal 3 aprile e fino a una certa soglia i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale. Molte famiglie avranno quindi l’Isee più basso. L’altra novità è che alcuni percettori non troveranno nel pagamento di aprile gli arretrati dell’adeguamento all’inflazione, i conguagli relativi al mese di gennaio sono già stati corrisposti con la mensilità di marzo 2025.

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