Il Tar del Lazio ha accolto in parte il ricorso presentato da Unicredit sul Golden Power esercitato dall’esecutivo in merito all’Ops lanciata da Gae Aulenti su Banco Bpm.
La parte del ricorso che è stata accolta
Nello specifico, il Tar ha accolto il ricorso su quanto riguarda il rapporto impieghi/depositi, con la prescrizione di “non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco Bpm e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e Pmi nazionali”, e il livello del portafoglio di project finance.
Non sono stati invece effettuati rilievi per quanto riguarda le prescrizioni governative in merito al mantenimento delle attività finanziarie di Unicredit nella Federazione Russa e alle prospettive rispetto alla partecipazione detenuta da Banco Bpm in Anima.
Bpm: “Tar conferma corretto operato governo, Unicredit chiarisca su Ops”
In una nota, Banco Bpm “prende atto della sentenza del Tar Lazio pubblicata in data odierna con la quale viene riconosciuto il corretto operato del Governo e, in particolare, viene confermata la sostanziale legittimità delle prescrizioni contenute nel Dpcm del 18 aprile 2025, ossia non ridurre il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM e UniCredit in Italia, con l’ obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e PMI nazionali; non ridurre il livello del portafoglio attuale di project finance di Banco BPM e Unicredit in Italia; non ridurre il peso attuale degli investimenti di Anima Holding in titoli di emittenti italiani e supportare lo sviluppo della Società; cessare tutte le attività in Russia (raccolta, impieghi, collocamento fondi prestiti transfrontalieri)”.
La sentenza, sottolinea la nota di Banco Bpm “è infatti intervenuta esclusivamente in merito al profilo temporale della prescrizione sul rapporto impieghi/depositi e ha richiesto che venga fissato un orizzonte temporale rispetto alla prescrizione relativa al mantenimento del livello di portafoglio di project finance, confermando integralmente le prescrizioni relative al peso degli investimenti di Anima Holding e alla cessazione di tutte le attività in Russia”. Alla luce della suddetta sentenza, termina la nota, “Banco Bpm auspica che UniCredit faccia chiarezza sulle proprie intenzioni in merito a un’Ops – che si chiuderà il 23 luglio dopo oltre 8 mesi dall’annuncio – la quale, per effetto della passivity rule, ha limitato fortemente la flessibilità strategica della Banca in un momento chiave per il settore del credito nazionale, generando grave incertezza per azionisti, clienti e dipendenti”.
Fonti Mef: “Sentenza Tar conferma legittimità Golden Power”
“Il governo accoglie con favore la sentenza che conferma in larga parte la legittimità e dunque l’impianto del Golden Power in particolare nei suoi punti qualificanti, l’obbligo per UniCredit della dismissione degli asset in Russia entro 9 mesi e il mantenimento dei titoli italiani in Anima. Viene dunque riconosciuta la sicurezza economica come elemento di sicurezza nazionale: un principio fondamentale che è alla base del Golden Power in questione e che sarà sempre più importante anche in futuro”. Così fonti Mef nel giorno in cui è arrivata la decisione da parte del Tar del Lazio sul ricorso presentato da Unicredit nei confronti della decisione dell’esecutivo di utilizzare i poteri di golden power rispetto all’Ops lanciata da Gae Aulenti su Banco Bpm.
Unicredit accoglie ‘con favore’ sentenza Tar Lazio su golden power
In serata è arrivata anche il commento di Piazza Gae Aulenti che, in una nota, ha spiegato che Unicredit accoglie “con favore” la decisione odierna del Tar che ha accolto il suo ricorso, ritenendo illegittimo l’uso del Golden Power e richiedendo l’emissione di un nuovo decreto. Unicredit continua a valutare l’evolversi della situazione e prenderà tempestivamente tutte le decisioni necessarie.
In queste ore a Piazza Gae Aulenti si continua a esaminare la corposa sentenza del Tar del Lazio con l’attenta valutazione dei legali su ogni aspetto giuridico. Una sentenza che stabilisce un precedente importante, con la magistratura amministrativa che per la prima volta pone limiti anche se parzialmente ai poteri speciali esercitati dal governo col golden power. Gli avvocati di Piazza Gae Aulenti fanno i loro ragionamenti insieme al management, in queste ore, e delineano gli scenari post sentenza, come un nuovo Dpcm per recepire i contenuti della decisione del Tar del Lazio.