Pedaggio autostrade, relatori ritirano emendamento su aumento

Pedaggio autostrade, relatori ritirano emendamento su aumento
Centrale Operativa Autostrade Milano Serravalle Milano – Italia – Cronaca Mercoledì, 26 Febbraio, 2025 (Foto di Marco Ottico/Lapresse) Milan Serravalle Motorway Operations Center Milan, Italy – News Wednesday, 26 February, 2025 (Photo by Marco Ottico/Lapresse)

L’annuncio dei relatori di FdI dopo la richiesta di Salvini

Sull’aumento dei pedaggi arriva il dietrofront della maggioranza dopo che  il ministro dei Trasporti Matteo Salvini aveva chiesto il ritiro dell’emendamento sul rincaro. “Non ci sogneremo mai di portare avanti un emendamento non condiviso dal ministro competente, e quindi accogliamo con grande favore l’invito del ministro Salvini a ritirare l’emendamento riguardante il tema del sovra canone a favore di Anas”. Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia, Antonio Baldelli e Massimo Milani, relatori del dl Infrastrutture.

Schlein: “Siamo riusciti a ottenere ritiro emendamento”

“Siamo riusciti a ottenere pochi minuti fa il ritiro ufficiale dell’emendamento con cui il Governo ha provato ad istituire la nuova Tassa Meloni sulle vacanze degli italiani. L’indecente scaricabarile di queste ore tra le forze di maggioranza che solo ieri lo avevano depositato tutte insieme non ci interessa. Quello che chiediamo ora è che Giorgia Meloni si impegni a non presentare più l’aumento dei pedaggi per gli italiani nemmeno sotto altre forme, anche nei prossimi provvedimenti. E se ci riproveranno, li fermeremo di nuovo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

L’emendamento era contenuto nel Dl Infrastrutture, e c’era il rischio di un aumento dal 1° agosto, nei giorni di intenso traffico per l’esodo estivo. “La misura del canone annuo corrisposto direttamente ad Anas” è integrata “di un ulteriore importo, calcolato sulla percorrenza chilometrica, pari a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5 a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore del presente comma”, si legge infatti in un emendamento dei relatori all’articolo 11 del dl Infrastrutture.

Il provvedimento in vigore dal 1° agosto

Il provvedimento, considerato il percorso parlamentare previsto, sarebbe così dovuto entrare in vigore dal primo agosto. “Il canone così integrato è incrementato ogni due anni con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze nella misura corrispondente all’indice di inflazione rilevato”, si legge inoltre nel testo dell’emendamento. La proposta, si sottolinea nella relazione illustrativa dell’emendamento, “si rende necessaria per individuare una copertura strutturale per il fabbisogno incrementale necessario ad Anas per far fronte ad una serie di eventi occorsi negli ultimi periodi (ridefinizione della rete in gestione Anas, incremento dei costi per l’illuminazione pubblica ecc)”. Tale fabbisogno, si sottolinea invece nella relazione tecnica, “ammonta a circa 90 milioni di euro annui, corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall’incremento del canone”.

L’ira dei consumatori: “Vergognoso”

“Se fosse confermato sarebbe vergognoso! E’ incredibile la volontà di questo Governo di fare cassa lanciando il sasso e nascondendo la mano”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in merito “all’emendamento dei relatori al dl Infrastrutture che avrebbe introdotto un aumento del canone annuo corrisposto ad Anas sui pedaggi autostradali”. “Lo hanno già fatto togliendo gli sconti di Draghi sulle accise sui carburanti, ripristinando gli oneri di sistema sulle bollette della luce e del gas, alzando in quest’ultimo caso anche l’Iva dal 5% al 10 e al 22% a seconda dei consumi”, prosegue Dona. “Certe cose, come gli investimenti infrastrutturali, vanno finanziati con la fiscalità generale, nel rispetto del criterio della capacità contributiva fissato dall’art. 53 della Costituzione e non alzando a casaccio i pedaggi autostradali”, conclude Dona.

“Allo stato attuale, qualsiasi aumento dei pedaggi autostradali è inaccettabile, e rappresenterebbe un danno per milioni di automobilisti”, afferma invece Assoutenti, commentando l’emendamento al dl Infrastrutture. “Si tratta di una bruttissima sorpresa estiva per gli italiani, che arriva proprio quando milioni di cittadini si metteranno in viaggio sulle autostrade per raggiungere le località di villeggiatura – sottolinea il presidente Gabriele Melluso -. Un aumento del tutto ingiustificato, se si considera che il servizio reso agli utenti non appare migliorato: i cantieri perenni sulla rete e i problemi infrastrutturali cronici delle nostre autostrade continuano a creare disagi e disservizi quotidiani a danno di milioni di automobilisti”. “L’incremento delle tariffe previsto dall’emendamento non appare in alcun modo legato alla qualità del servizio, e rappresenta una ingiusta punizione a danno degli utenti.
Per questo riteniamo indispensabile avviare un serio monitoraggio di tutta la rete autostradale italiana, attraverso l’ausilio delle associazioni dei consumatori, volto ad individuare le tratte virtuose, e per le quali possono essere disposti aumenti dei pedaggi, e quelle invece più critiche, che non possono essere oggetto di benefici economici come l’incremento delle tariffe”, conclude Melluso.

Salvini chiede ritiro emendamento

“Il vicepremier e ministro Matteo Salvini chiede di ritirare l’emendamento, firmato dai relatori di tutte le forze di maggioranza, che intende adeguare il valore del sovracanone sui pedaggi autostradali”. Così una nota della Lega.

Schlein: “Meloni vuole aumentare pedaggi, solo tasse e propaganda”

“Tasse e propaganda, nient’altro. Anche oggi Giorgia Meloni prova a mettere una tassa in più, stavolta sugli italiani che vanno in vacanza. Vuole aumentare i pedaggi autostradali da agosto, per colpire quando c’è più traffico di viaggia per le ferie. E lo fa con un emendamento presentato all’ultimo su un decreto, perché in fondo l’unica necessità e urgenza dei decreti del governo è quella di mettere le mani nelle tasche degli italiani“. Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “Abbiamo già presentato un sub emendamento per fermarli. Sono tre anni che governano bloccando il salario minimo e non facendo nulla sul caro vita e le bollette più care d’Europa, almeno abbiano la decenza di smetterla di aumentare le tasse generalizzate su tutti mentre sfornano un condono al mese per i furbi”, conclude.

Conte: “Governo aumenta pedaggi ma taglia tasse a colossi web e banche”

“Altro colpaccio della maggioranza Meloni-Salvini-Tajani: hanno proposto l’aumento dei pedaggi in autostrada dal 1 agosto, così aggiungiamo un altro po’ di carovita per le vacanze (a chi se le può permettere). Però le tasse le stanno tagliando: ai colossi miliardari del web degli Stati Uniti e alle banche che hanno collezionato extraprofitti. Stiamo dando subito battaglia in Parlamento per fermare questo ulteriore aumento. Basta”. Lo scrive sui social il leader del M5S Giuseppe Conte.

Disappunto FdI per emendamento su aumento pedaggi

Sull’aumento dei pedaggi autostradali, previsto in un emendamento depositato dai relatori al dl Infrastrutture attualmente all’esame delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, ci sono state voci divergenti nella maggioranza. E’ quanto viene riferito da fonti parlamentari del centrodestra, le quali spiegano che in particolare Fratelli d’Italia avrebbe accolto con un certo disappunto l’emendamento che sarebbe stato voluto, viene riferito, soprattutto dalla Lega.

Renzi: “FdI esprime disappunto dopo indignazione, che imbarazzo”

“La maggioranza annuncia l’aumento dei pedaggi autostradali. I consumatori giustamente si indignano. E allora Fratelli d’Italia adesso esprime ‘disappunto’ per la scelta della maggioranza. Questi aumentano le tasse e poi fanno finta di essere tristi per l’aumento delle tasse. Che imbarazzo, governo assurdo!”. Lo scrive sui social il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

 

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