Fed, Powell: “Senza i dazi avremmo già tagliato i tassi”

Fed, Powell: “Senza i dazi avremmo già tagliato i tassi”
Federal Reserve Chairman Jerome Powell listens during an open meeting of the Board of Governors at the Federal Reserve on Wednesday, June 25, 2025, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Il numero uno della banca centrale degli Stati Uniti: “Le critiche di Trump? Concentrato sul mio lavoro”

Il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, risponde a Donald Trump e ai suoi continui attacchi sulla cautela della banca centrale americana nel tagliare i tassi d’interesse. Intervenendo alla tavola rotonda sulla politica monetaria al Forum delle banche centrali della Bce a Sintra, in Portogallo, Powell assicura che “l’economia statunitense è in una posizione piuttosto buona. L’inflazione è scesa quasi al 2%. Siamo al 2,3% complessivo e al 2,7% di fondo. Il tasso di disoccupazione è al 4,2%. Quindi, nel complesso, siamo in buona salute. Se si ignorano per un attimo i dazi, l’inflazione si sta comportando esattamente come ci aspettavamo e speravamo”.

Poi, parlando proprio delle tariffe volute dal tycoon e dei suoi effetti, Powell spiega: “Non abbiamo ancora visto effetti significativi dai dazi e non ce li aspettavamo a questo punto”. “Abbiamo sempre detto che i tempi, l’entità e la persistenza dell’inflazione sarebbero stati altamente incerti e la situazione è sicuramente migliorata”, ha osservato il numero uno della banca americana, spiegando che “quindi stiamo osservando, ci aspettiamo di vedere durante l’estate alcuni dati, dati più alti, ma siamo preparati a scoprire che potrebbero essere più alti o più bassi, più tardi o più presto di quanto ci aspettiamo”.

Alla moderatrice che gli chiedeva se la Fed avrebbe già tagliato i tassi a questo punti senza l’annuncio dei dazi Powell ha detto che “abbiamo deciso di mantenere i tassi invariati quando abbiamo visto l’entità dei dazi e dove sarebbero stati applicati e quando tutte le previsioni di inflazione per gli Stati Uniti sono aumentate in modo significativo a causa dei dazi”. “Quindi non abbiamo reagito in modo eccessivo, anzi, non abbiamo reagito affatto, stiamo semplicemente prendendo tempo finché l’economia statunitense è in buona salute, perché riteniamo che la cosa più prudente da fare sia aspettare, raccogliere ulteriori informazioni e vedere quali potrebbero essere gli effetti. E, ripeto, non si sono ancora manifestati”, ha sottolineato.

Powell su critiche Trump: “Concentrato al 100% sul fare il mio lavoro”

“Sono molto concentrato sul fare il mio lavoro. Ciò che conta è utilizzare i nostri strumenti per raggiungere gli obiettivi di stabilità dei prezzi e massima occupazione. È su questo che ci concentriamo al 100%”, ha poi dichiarato Powell rispondendo a una domanda diretta sulle critiche che il presidente degli Stati Uniti gli ha rivolto a più riprese e alla minaccia di rimuoverlo prima della fine del suo incarico. Sul tema è stata sentita anche la presidente della Bce Christine Lagarde, che ha risposto: “Penso di parlare a titolo personale, ma anche a nome di tutti i colleghi: credo che faremmo esattamente la stessa cosa del nostro collega Jay Powell”.

Powell: “Voglio consegnare a mio successore un’economia in buone condizioni” 

Powell ha anche parlato del suo futuro e degli obiettivi che punta a raggiungere entro fine mandato. “Mi rimangono poco più di 10 mesi nel mio mandato da presidente della Fed. Tutto ciò che desidero, e che desiderano tutti alla Fed, è garantire un’economia caratterizzata da stabilità dei prezzi, massima occupazione e stabilità finanziaria. Ciò che mi tiene sveglio la notte è come raggiungere questo obiettivo. Voglio lasciare al mio successore un’economia in buone condizioni, e lo stesso vale per tutti i miei colleghi. È tutto ciò che vogliamo e ciò che mi tiene sveglio la notte: siamo sulla strada giusta per raggiungere questo obiettivo? E come possiamo farlo?”, ha dichiarato il presidente della Federal Reserve.

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