Presentato a Bruxelles il pacchetto di misure a sostegno del settore. Il commissario europeo all'agricoltura: "Contribuiranno a stabilizzare il mercato"
Bruxelles scende in campo a tutela del settore del vino. Maggiore flessibilità negli impianti, mezzi per prevenire le eccedenze, regole di marketing chiare, un maggiore sostegno per diventare più resilienti ai cambiamenti climatici, un’etichettatura armonizzata e un aiuto per promuovere l’enoturismo. Sono tra le misure proposte dalla Commissione europea nel ‘pacchetto Vino‘ per garantire che il settore vitivinicolo europeo rimanga competitivo, resiliente e un motore economico chiave nei decenni a venire. Il settore, viene riferito in una nota, deve affrontare diverse sfide, come il cambiamento delle tendenze dei consumatori, il cambiamento climatico e le incertezze del mercato. La proposta della Commissione introduce misure mirate per aiutare il settore a gestire il proprio potenziale produttivo, ad adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e a sfruttare nuove opportunità. Le misure, viene sottolineato, contribuiranno inoltre a mantenere la vitalità di molte zone rurali che dipendono dall’occupazione nel settore vitivinicolo.
Christophe Hansen: “Proposte che contribuiranno a stabilizzare il mercato”
“L’Ue è leader mondiale nella produzione ed esportazione di Vino. Al di là del peso economico del settore e del know-how dei nostri viticoltori, i vigneti sono parte integrante dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale. Ecco perché presento oggi questo pacchetto di misure, rispondendo direttamente alle richieste del settore e degli Stati membri. Sono convinto che le nostre proposte contribuiranno a stabilizzare il mercato e consentiranno ai produttori di cogliere nuove opportunità e rispondere alle mutevoli aspettative dei consumatori. Mi rivolgo agli Stati membri e il Parlamento europeo ad agire rapidamente in vista dell’adozione e dell’attuazione definitiva di queste misure per alleviare il settore”, dichiara il commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen.
🎯The Wine package is here!
A direct response to the sector’s needs & High Level group recommendations:➕ flexibilities for wine producersFrom grubbing up rules to oeno-tourism & marketing we’re giving them the tools to adapt to new realities & seize emerging opportunities📈🍇 pic.twitter.com/G398NWqIOE
— Christophe Hansen (@CHansenEU) March 28, 2025
I punti del pacchetto: eccedenze, impianti, clima, commercializzazione, enoturismo
Tra i punti trattati nel pacchetto: Prevenzione delle eccedenze con gli Stati membri saranno autorizzati a prendere misure, come l’estirpazione (rimozione di viti indesiderate o in eccesso) e la vendemmia verde (rimozione di uve acerbe prima della vendemmia), per prevenire la produzione eccedente, aiutare a stabilizzare il mercato e proteggere i produttori da difficoltà finanziarie. Flessibilità di impianto: ai produttori sarà concessa ulteriore flessibilità nel regime di autorizzazioni di reimpianto. Ciò li aiuterà a prendere le loro decisioni di investimento nell’attuale contesto in continua evoluzione. Gli Stati membri saranno inoltre autorizzati a calibrare meglio le autorizzazioni di impianto in base alle loro esigenze nazionali e regionali.
Sostegno climatico: il settore riceverà un sostegno più forte per diventare più resiliente ai cambiamenti climatici. Gli Stati membri possono aumentare l’assistenza finanziaria massima dell’Unione fino all’80% dei costi di investimento ammissibili per investimenti volti alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Regole di commercializzazione chiare: la commercializzazione di prodotti innovativi sarà più semplice, con regole più chiare e denominazioni di prodotto comuni per i prodotti vinicoli a basso tenore alcolico in tutto il mercato unico. Etichettatura armonizzata: gli operatori trarranno vantaggio da un approccio più armonizzato all’etichettatura del Vino, riducendo i costi e semplificando il commercio attraverso i confini dell’Ue, offrendo al contempo ai consumatori un facile accesso alle informazioni. Potenziamento dell’enoturismo: i gruppi di produttori che gestiscono vini protetti da indicazioni geografiche riceveranno assistenza per sviluppare un turismo legato al Vino, contribuendo a stimolare lo sviluppo economico nelle aree rurali. Promozione estesa: la durata delle campagne promozionali finanziate dall’Ue per il consolidamento del mercato nei paesi terzi sarà estesa da 3 a 5 anni per garantire una migliore promozione dei vini europei.
Verso Qr code con simbolo lista ingredienti
La Commissione europea chiede il potere delegato per modificare le norme sull’etichettatura elettronica del Vino – adottando quindi un Qr Code con un simbolo – per indicare la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali, ottenendo così una identificazione comune a tutta Europa. E’ quanto contenuto nel nuovo pacchetto di misure a sostegno del settore del Vino presentato dalla Commissione europea. L’obiettivo della proposta legislativa di Bruxelles – rivolta a Consiglio e Parlamento – è di ridurre i costi per i produttori e le incertezze legate all’esportazione in altri Paesi europei ma anche di offrire maggior chiarezza ai consumatori, armonizzando le regole sull’etichettatura elettronica. Il nodo, spiega un funzionario della Commissione europea, in questo caso si crea per l’export in Paesi con diciture diverse per cui si rende necessario cambiare l’etichetta con una moltiplicazione dei costi per gli operatori e incertezza anche per l’import. Inoltre, con l’introduzione del simbolo invece della dicitura a parole, si eviterebbe anche la traduzione perché sarebbe appunto comunque a tutti i 27 Stati membri.
Arrivano nuovi nomi ‘alcol free’ e ‘0,0%’
Nomi comuni in tutta Europa per i vini dealcolati, che siano più attraenti e familiari ai consumatori. E’ una delle novità contenute nel nuovo pacchetto di misure a sostengo del settore del Vino presentato dalla Commissione europea. Invece di ‘vini totalmente dealcolati’ o ‘parzialmente dealcolati’, come riporta la riforma della Pac 2021, l’idea a Bruxelles – spiega un funzionario della Commissione – è quella di sostituire i nomi con altri più attraenti e anche più familiari ai consumatori. La proposta prevede di utilizzare la dicitura ‘vini senza alcol’ (alcol free), se contengono fino a 0,5% di alcol – all’interno di questa categoria se il volume di alcol è inferiore allo 0,05% ad alcol free può essere aggiunto 0,0%, indicazione che risulta apprezzata in mercati specifici come il Nord Africa e i Paesi arabi – invece per i vini oltre lo 0,5% di alcol, ma al di sotto del 30% del livello minimo della categoria di vini, la proposta è di adottare la dicitura ‘alcol light. Nel piano è poi prevista anche la modifica delle attuali norme per facilitare la produzione di vini spumanti a bassa gradazione alcolica.
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