Riguarda le funzioni centrali della Pubblica amministrazione ed entra in vigore domani per 193mila dipendenti

Per gli statali arriva il nuovo contratto che entra in vigore domani e prevede, tra le altre cose, la settimana di 4 giorni e un aumento dello stipendio.

E’ arrivata la firma definitiva al contratto collettivo nazionale di lavoro delle funzioni centrali della Pubblica amministrazione.

Oltre 190mila dipendenti

Concluse le procedure di controllo, l’Aran e le parti sindacali hanno sottoscritto l’accordo che riguarda 193mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici, che dal prossimo mese troveranno in busta paga un aumento medio di circa 165 euro.

Settimana corta e smart working

Sarà possibile, in via sperimentale e garantendo comunque qualità e livello dei servizi resi all’utenza, articolare l’orario di lavoro di 36 ore settimanali su quattro giorni, previa adesione volontaria da parte dei lavoratori. Cambia regolamentazione del lavoro a distanza anche mediante un possibile ampliamento delle giornate svolte in tale modalità per i lavoratori che abbiano particolari esigenze di salute o necessità di assistere familiari disabili.

Tra le altre novità, alcune riguardano i buoni pasto che potranno essere erogati anche nelle giornate in lavoro agile; viene rafforzato il sistema di incarichi di posizione organizzativa e professionale, volto a valorizzare le competenze professionali dei lavoratori e allo stesso tempo prevede un riconoscimento stabile a coloro cui per almeno 8 anni sia stato affidato un incarico di posizione organizzativa; c’è un ulteriore sviluppo degli istituti di partecipazione sindacale, quale segnale della volontà delle parti di mantenere un dialogo costruttivo e collaborativo tra amministrazioni e organizzazioni sindacali; vengono rivisitati alcuni istituti normo-economici previsti dal precedente Ccnl, che ha portato all’ampliamento delle ore di permesso per espletamento di visite, terapie o prestazioni diagnostiche, ai dipendenti con più di 60 anni di età. Infine vengono introdotti strumenti organizzativi atti a valorizzare i punti di forza delle diverse generazioni presenti nelle amministrazioni, affrontare l’invecchiamento della forza lavoro, gestire il prolungamento della vita lavorativa e promuovere le pari opportunità fra lavoratori di diverse fasce di età.

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