Risorse per attività extra, alunni disabili, e un aiuto per pagare la mensa

Gli ultimi ritocchi alla Manovra si concentrano sulla scuola. Con alcuni emendamenti approvati in commissione Bilancio alla Camera sono state introdotte al testo della legge di Bilancio risorse per attività extra scolastiche, per alunni disabili e per dare un aiuto a pagare le mense

Fondo per attività extra

Entra nella Manovra il Fondo dote di famiglia, per rimborsare attività extrascolastiche per i ragazzi under 14. La misura è prevista da un emendamento dei relatori che riformula uno analogo presentato e segnalata da Fratelli d’Italia. Il Fondo ha una dotazione di 30 milioni per il 2025 ed è finalizzato a finanziare “prestazioni sportive e ricreative erogate in favore delle famiglie con un reddito, determinato mediante l’indicatore della situazione economica equivalente in corso di validità, di valore pari o inferiore a 15.000 euro”. La proposta di FdI prevede un contributo fino a 500 euro, e allargava la platea fino a un tetto Isee di 35mila euro.

Risorse in più per alunni disabili

Via libera all’aumento dei fondi per le scuole paritarie: 50 milioni nel 2025 e 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026. L’emendamento è dei relatori, e riformula una proposta di Noi moderati. Il contributo è indirizzato alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità.

Un aiuto per pagare le mense

Arriva un fondo per aiutare le famiglie in stato di bisogno a pagare le rette delle mense scolastiche. La dotazione iniziale è 500mila euro. La misura è stata inserita con un emendamento dei relatori e prevede che nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali è istituito un fondo, denominato ‘Fondo per il contrasto della povertà alimentare a scuola’, con una dotazione di 500mila euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 1 milione di euro all’anno a decorrere dal 2027. Il Fondo servirà all’erogazione di contributi in favore dei nuclei familiari che, “a causa di condizioni oggettive di impoverimento, durante l’anno scolastico non riescano a provvedere al pagamento delle rette previste per la fruizione del servizio di ristorazione scolastica nelle scuole primarie”. Il fondo sarà ripartito tra Comuni individuati con il decreto del ministro del Lavoro e delle politiche sociali; di concerto con il ministro dell’Istruzione e il ministro dell’Economia, sono stabilite le modalità e i criteri di riparto del Fondo, anche per rispettare il limite di spesa autorizzato.

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