L'emendamento dei relatori alla Manovra apre alla possibilità di lasciare un posto di lavoro infelice: stretta per arginare i furbetti

Per la Naspi arrivano novità. Da un lato si apre al sussidio anche per le dimissioni volontarie, dall’altro si cerca di evitare dimissioni e rioccupazioni intermittenti. Cosa che di fatto però rappresenterà una stretta anche per chi perde il lavoro involontariamente. Le novità sono contenute in un emendamento riformulato dai relatori – alla Manovra. Ecco cosa cambierà – una volta approvata la legge di Bilancio con questa proposta sul sussidio di disoccupazione – da gennaio 2025. In sostanza, il giro di vite dovrebbe servire a mettere un argine ai cosìdetti furbetti della Naspi, quelli che vanno avanti a disoccupazione e occupazioni a fasi alterne (magari anche con accordi con le aziende). Ma la possibilità di ottenere la Naspi anche per chi si dimette volontariamente consente però una via di fuga a chi si ritrova in contesti di lavoro non propriamente felici.

L’emendamento

La nuova norma – se approvata – prevede quindi che i lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento dal nuovo impiego solo se hanno almeno 13 settimane di contribuzione da quest’ultimo lavoro perso, per il quale si richiede l’indennità.   

Cos’è la Naspi

Acronimo di Nuova assicurazione sociale per l’impiego. Si tratta al momento di un’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata in seguito alla disoccupazione involontaria (licenziamento, scadenza di contratto). L’indennità spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro e viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Finora per poter beneficiare della Naspi il lavoratore deve essere in stato di disoccupazione involontaria, avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Inoltre il disoccupato deve dichiarare la propria immediata disponibilità al lavoro in forma telematica al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro.

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