Le news sulle visite nel nostro paese e sulle mete preferite, i primi dati relativi al 2024
Per il turismo in Italia il 2023 è stato un anno da record. Lo certificano i dati Istat, che ha anche stilato una classifica delle città con Roma sempre in vetta tra le mete preferite dai visitatori stranieri. Tra le regioni, invece, svetta il Veneto.
Oltre 447 milioni di presenze
Con 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, nel 2023 l’Italia supera i livelli raggiunti nel 2019 e segna un nuovo picco assoluto, fa sapere l’Istat nel suo rapporto sul turismo in Italia nel 2023, diffuso oggi. Nel 2019 si era arrivati a 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze. Rispetto al 2022 i flussi turistici sono aumentati del 12,8% in termini di arrivi (+15,1 milioni di persone registrate negli esercizi ricettivi) e dell’8,5% in termini di presenze (+35,2 milioni di pernottamenti). Le presenze, sottolinea l’Istat, hanno inoltre superato ampiamente i livelli pre-pandemici negli esercizi extra-alberghieri (+10,3% rispetto al 2019), mentre negli esercizi alberghieri, nonostante la crescita rispetto al 2022, risultano ancora inferiori del 2% rispetto al 2019. Il 2023 è segnato anche dalla forte ripresa della componente straniera, sottolinea l’Istat, la quale in termini di presenze è tornata a rappresentare oltre la metà della domanda turistica (il 52,4% del totale). Le presenze dei clienti stranieri sono stati infatti 234,2 milioni, a fronte di 213 milioni di presenze dei turisti residenti in Italia.
Italia cresce più della media Ue
Nel 2023, il numero delle notti trascorse dai turisti nelle strutture ricettive dell’Unione Europea ha superato i 2,9 miliardi, aumentando del 6,8% rispetto al 2022. In Italia, nello specifico, è cresciuto più della media Ue (+8,5% le presenze rispetto al 2022 contro il +6,8% della media Ue), portando il nostro Paese al terzo posto nella classifica dei partner europei in termini di presenze totali. Le presenze negli esercizi ricettivi italiani rappresentano infatti il 15,2% del totale della Ue e sono inferiori solo a quelle della Spagna (485 milioni di presenze) e della Francia (460 milioni di presenze), sottolinea l’Istat, specificando come considerando esclusivamente la componente estera, l’Italia, con 234,2 milioni, risulti seconda solo alla Spagna, che supera i 300 milioni di presenze di clienti stranieri.
Nord-Est meta preferita, Veneto al top
Con 176,2 milioni di presenze, pari a oltre un terzo (il 39,4%) del totale nazionale, il Nord-Est si conferma anche nel 2023 la ripartizione geografica italiana preferita dai turisti, sia italiani (76 milioni di presenze domestiche, pari al 35,7% del totale delle presenze dei clienti residenti), ma ancor di più stranieri (oltre 100 milioni di presenze di non residenti, pari al 42,8% del totale presenze estere). Il Centro si colloca al secondo posto: gli esercizi ricettivi di questa ripartizione hanno registrato circa 109 milioni di presenze, pari al 24,3% del totale nazionale. Rispetto al 2022, i flussi turistici crescono in tutte le ripartizioni, ma i valori più elevati e superiori alla media nazionale (+8,5%) sono al Centro e al Sud (rispettivamente +14,2% e +10,6%). La regione preferita dai turisti è il Veneto (circa 72 milioni di presenze turistiche), seguita dal Trentino-Alto Adige, con la provincia autonoma di Bolzano/Bozen (36,1 milioni di presenze) e la provincia autonoma di Trento (19,1 milioni di presenze), dalla Toscana, dal Lazio e dalla Lombardia (tutte oltre i 40 milioni di presenze turistiche). La distribuzione delle presenze evidenzia differenze significative tra la clientela residente e quella non residente. La regione preferita dai clienti stranieri è il Veneto, seguono Trentino-Alto Adige (in particolare la provincia autonoma di Bolzano/Bozen), Lazio, Lombardia e Toscana, territori in cui si concentrano quasi 186 milioni di presenze. La regione preferita dalla clientela residente è invece l’Emilia-Romagna, seguita da Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana.
Roma la più amata
Roma si conferma, anche nel 2023, la principale destinazione dei flussi turistici. Con circa 37,3 milioni di presenze, che rappresentano l’8,3% del totale nazionale (5,2% della clientela residente e 11,2% di quella non residente), Roma ha recuperato e superato ampiamente i valori registrati nel 2019 (+6,3 milioni di presenze, equivalente a una variazione del 20,3%). Al secondo posto per numero di presenze è Venezia (con 12,6 milioni di presenze), seguita da Milano (circa 12,5 milioni). Firenze è il quarto comune più visitato d’Italia con oltre 8,9 milioni di presenze. Tra i primi 10 comuni italiani per presenze quattro sono localizzati in prossimità di Venezia e della sua laguna: Cavallino-Treporti, Jesolo, San Michele al Tagliamento e Caorle.
Napoli guadagna posizioni rispetto al diciassettesimo posto del 2022 raggiungendo la dodicesima posizione nella graduatoria e con oltre 3,6 milioni di presenze si classifica come primo comune del Sud. Accanto alle grandi città e alle mete turistiche più conosciute a livello internazionale, tra i primi 50 comuni per numero di presenze alcuni sono di dimensioni demografiche modeste, come ad esempio Lazise, Lignano-Sabbiadoro, Bardolino, Castelrotto/Kastelruth, Castiglione della Pescaia, Grado, Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Gröden, Livigno, Badia/Abtei e Sirmione: tutti comuni con meno di 10mila residenti, ma con oltre 1 milione di presenze turistiche. Nel complesso nei primi 50 comuni italiani in graduatoria – localizzati principalmente nell’Italia settentrionale – si concentrano 185,9 milioni di presenze turistiche, il 41,6% del totale nazionale. In particolare, queste destinazioni assorbono circa un terzo delle presenze della componente residente della clientela (32,6%) e poco meno della metà (49,7%) di quelle dei turisti stranieri.
I tedeschi gli stranieri più numerosi
Nel 2023, le presenze turistiche estere in Italia sono state poco più di 234 milioni: ben 13,5 milioni in più rispetto al 2019, anno in cui era stato raggiunto il picco storico (220,7 milioni di presenze straniere). Le presenze di turisti provenienti dall’estero rappresentano il 52,4% del totale. La Germania si conferma il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri ospiti in Italia. Nel 2023 i cittadini tedeschi hanno trascorso negli esercizi ricettivi italiani 63,1 milioni di notti: una quota pari al 27,0% del totale delle presenze dei turisti non residenti. Seguono, con percentuali decisamente inferiori, i turisti provenienti dagli Stati Uniti (9,1% del totale presenze estere), dalla Francia, dal Regno Unito (con quote intorno al 6%) e quelli provenienti da Svizzera e Liechtenstein, Paesi Bassi e Austria (circa 5%). Rispetto al 2022, aumentano in valore assoluto soprattutto i turisti provenienti dagli Stati Uniti (+6,1 milioni di presenze), dal’Australia (+2,3 milioni), dalla Polonia (2,1 milioni), dalla Germania (1,8 milioni) e dalla Cina (1,7 milioni). In proporzione, gli incrementi maggiori si registrano per i clienti provenienti da Giappone (+218,6%), Cina (+211,6%) e Australia (+147,9%), Paesi ai quali, però, corrispondono quote sulle presenze totali dei non residenti piuttosto basse (inferiori al 2%).
Nel 2023, le attività economiche più direttamente legate al turismo hanno dato occupazione in Italia a 385mila unità (+8,7% rispetto al 2022). Considerando l’intero settore turistico allargato, l’aumento degli occupati è pari a quasi 111,5mila unità (+5,8% rispetto al 2022).
I dati Istat del 2024
Nel terzo trimestre del 2024 si registra una variazione negativa rispetto al medesimo periodo del 2023: -3,6% per gli arrivi e -1,4% per le presenze (dati provvisori). Lo comunica l’Istat nell’indagine ‘Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi’, focalizzato sull’andamento del settore turistico in Italia nel terzo trimestre 2024.
Si registra, sottolinea l’Istat, un andamento divergente tra domanda turistica italiana e straniera: nel terzo trimestre le presenze dei turisti residenti in Italia diminuiscono del 5,5%, mentre quelle degli stranieri aumentano del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
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