Confermata anche per il prossimo anno la misura per le lavoratrici con almeno due figli. Arrivano 1000 euro una tantum per i nuovi nati

 Anche per il prossimo anno è previsto il bonus per le mamme lavoratrici. E’ quanto prevede il testo della legge di Bilancio 2025, bollinato dalla Ragioneria e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: 144 articoli, dal sostegno al reddito ai tagli ai ministeri.

Bonus mamma lavoratrice: a chi spetta e requisiti

Il bonus mamma spetta alle donne lavoratrici con almeno due figli e con un reddito fino a 40mila euro: si tratta di un esonero contributivo, la stessa misura contenuta in via eccezionale nella manovra dello scorso anno. Ci sarà un “parziale esonero contributivo” per le lavoratrici dipendenti e autonome che non hanno optato per il regime forfettario e che siano “madri di due o più figli”.

Il bonus spetta “fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo” e, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. La decontribuzione viene confermata “nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui”. Con decreto del ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottarsi entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2025, sono disciplinate le modalità attuative.

Manovra 2025, bonus da mille euro per nuovi nati o adottati

Altra misura a sostegno delle famiglie è il bonus per i nuovi nati. “Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato” dal primo gennaio 2025 è riconosciuto un importo “una tantum” di mille euro, che sarà erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. È la misura prevista dalla manovra per “i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea” o “cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o titolari di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi”. La condizione è un Isee non superiore a 40.000 euro annui. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata