Il deficit si è invece attestato al 7,2% rispetto alla crescita dell'economia
Il debito pubblico in Italia a fine 2023, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della Unione economica e monetaria dell’Ue, era pari a 2.868.411 milioni di euro (134,8% del Pil). Rispetto al 2022 il rapporto tra il Debito delle amministrazioni pubbliche e il Pil è diminuito di 3,5 punti percentuali. Lo rileva l’Istat, indicando che sulla notifica trasmessa dall’Italia alla Commissione europea, in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht, non sono state espresse riserve.
Deficit/Pil al 7,2%
Nel 2023, spiega ancora l’Istat, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche (deficit, ndr), è stato di -152.735 milioni di euro, pari al -7,2% del Pil, in diminuzione di 8,8 miliardi rispetto al 2022 (-161.575 milioni di euro, corrispondente al -8,1% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,5% del Pil, con un miglioramento di circa 0,5 punti percentuali rispetto al 2022. La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,7% del Pil, mostrando una decrescita di -0,4 punti percentuali rispetto al 2022.
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