La presidente Lagarde: "Politica restrittiva finché necessario". Ed elogia il rapporto Draghi. Tajani: "Francoforte poco coraggiosa"

Confermando le aspettative della vigilia, la Banca centrale europea (Bce) ha attuato un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, il secondo dopo quello deciso in seguito alla la riunione di giugno. Il taglio riguarda il tasso sui depositi, considerato quello di riferimento per quanto riguarda il costo del denaro, che passa a 3,50%. In considerazione del nuovo quadro operativo della politica monetaria, l’aggiustamento tecnico si estende ai tassi di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento e sulla linea di prestito marginale, che saranno ridotti rispettivamente al 3,65% e al 3,90%. Le modifiche entreranno in vigore dal 18 settembre 2024. Confermate le stime sull’inflazione complessiva, che dovrebbe attestarsi in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Stime leggermente al ribasso, invece, per la crescita economica, con il Pil che crescerà dello 0,8% nel 2024, salendo all’1,3% nel 2025 e all’1,5% nel 2026.

Lagarde: “Tassi restrittivi fino a quando necessario”

Francoforte ha ribadito di “non volersi impegnare a un percorso prestabilito” sul taglio dei tassi di interesse. “Mi affido allo spagnolo e dico: que sera, sera“, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in merito a possibili interventi sui tassi nel prossimo futuro. “La Bce resta dipendente dai dati e i tassi resteranno restrittivi fino a quando necessario“, ha sottolineato ancora Lagarde, che ha poi evidenziato come “i rischi per la crescita economica rimangono orientati verso il basso“.

Lagarde elogia il rapporto Draghi

“Una minore domanda di esportazioni dell’area dell’euro, dovuta ad esempio a un’economia mondiale più debole o a un’escalation delle tensioni commerciali tra le principali economie, peserebbe sulla crescita dell’area Euro”, ha spiegato la presidente della Bce, ricordando anche i rischi geopolitici legati alla guerra in Ucraina e al conflitto in Medioriente. Lagarde ha poi elogiato il rapporto Draghi sulla competitività della Ue, definendolo “formidabile”. Le valutazioni del suo predecessore alla Bce “sono dure”, ma contengono “proposte concrete sulle riforme strutturali che potrebbero rafforzare non solo l’Europa, ma risultano molto utili anche a noi come Banca centrale europea per ottenere risultati migliori con la nostra politica monetaria”, ha affermato la numero uno dell’Eurotower.

Lagarde: “Unicredit-Commerzbank? Sarà interessante osservare”

Spazio anche per un commento sull’operazione UniCredit-Commerzbank, un processo “che sarà molto interessante osservare“, secondo Lagarde, che ha evidenziato come la questione riguardi le valutazioni del ramo di Vigilanza bancaria della Bce (Ssm). “Ad ogni modo, le due banche sanno perfettamente quali sono i requisiti regolamentari”, per portare aventi questo processo, ha osservato ancora Lagarde, aggiungendo che questa operazione “certamente darà soddisfazione a molti di quelli che avevano aspettative sulle fusioni transfrontaliere con l’Unione bancaria“.

Tajani: “Taglio poco coraggioso”

Il taglio di 25 punti base è stato valutato “poco coraggioso” da parte del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “La Bce faccia quello che ritiene opportuno, ma non dobbiamo cedere a capricci rigoristi che danneggiano l’economia di tutti, anche della Germania”, ha commentato il titolare della Farnesina. Sulla stessa linea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha chiesto alla Bce “un cambio di passo, subito”. Secondo i calcoli del Codacons, il taglio deciso da Francoforte determinerà un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. Codacons stima l’impatto sulle spese di una famiglia che ha accesso un finanziamento a tasso variabile per l’acquisto della prima casa.

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