La decisione avviene dopo il taglio deciso a giugno: "Saranno sufficientemente restrittivi finché necessario", comunica Francoforte
Dopo il taglio di 25 punti base di giugno, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) a luglio ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento per il costo del denaro in Europa. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%. Lo comunica la Bce.
“Tassi a livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”, spiega l’istituto centrale.
“Nessun impegno su percorso predeterminato sui tassi”
La Bce, afferma ancora Francoforte, “baserà le sue decisioni sui tassi di interesse sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si impegna a seguire un percorso predeterminato dei tassi“.
“Nuove informazioni prospettive inflazione”
La decisione odierna, spiega la Bce, è stata fatta in quanto “le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione a medio termine. Sebbene alcune misure dell’inflazione di fondo siano aumentate lievemente a maggio a causa di fattori una tantum, per la maggior parte sono rimaste stabili o sono diminuite leggermente a giugno. In linea con le aspettative, l’impatto inflazionistico dell’elevata crescita salariale è stato assorbito dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento. Al tempo stesso, le pressioni interne sui prezzi restano alte, l’inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno“.
Lagarde: “Inflazione probabilmente sopra obiettivo per gran parte 2025”
“È probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo per gran parte del prossimo anno“, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte, spiegando la decisione del Consiglio Direttivo e affermando che “le pressioni interne sui prezzi restano alte e l’inflazione dei servizi è elevata”.
Lagarde: “Non ci vincoliamo a percorso prestabilito su tassi”
“Le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Non ci vincoliamo ad un percorso dei tassi prestabilito“, ha aggiunto Lagarde.
Lagarde: “Rischi per crescita orientati al ribasso”
“I rischi per la crescita economica sono orientati al ribasso. Un’economia mondiale più debole o un’escalation delle tensioni commerciali tra le principali economie peserebbe sulla crescita dell’area dell’euro”, ha poi proseguito la presidente della Bce. “La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medioriente sono le principali fonti di rischio geopolitico. Ciò potrebbe comportare che le aziende e le famiglie diventino meno fiduciose sul futuro e che il commercio globale venga interrotto. La crescita potrebbe anche essere inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti del previsto. La crescita potrebbe invece essere maggiore se l’inflazione scendesse più rapidamente del previsto e la fiducia crescente e i redditi reali significassero un aumento della spesa superiore al previsto, o se l’economia mondiale crescesse più fortemente del previsto“, ha detto ancora Lagarde.
Lagarde: “Decisione su tagli a settembre resta aperta”
“La decisione sui tassi di interesse nella prossima riunione di settembre resta aperta. Le decisioni saranno prese sempre in base ai dati. Non c’è un percorso predeterminato sui tassi di interesse, come ribadito fortemente dal Consiglio direttivo della Bce”, ha poi proseguito la leader di Francoforte.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata