Ex Ilva, Invitalia chiede l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia

Ex Ilva, Invitalia chiede l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia
Foto LaPresse – Cosimo Calabrese 5/8/2015 Taranto Cronaca Lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Entro la fine della settimana riprenderà la produzione dell’altoforno 1 dopo i lavori di ambientalizzazione e 300 operai torneranno al lavoro. Photo LaPresse – Cosimo Calabrese 5/8/2015 Taranto (Italy)llva, steel plant in Taranto. By the end of the week it will restart his production after extraordinary maintenance on blast furnace number 1 and 300 workers will return to work.

La società riferisce che il socio privato si è mostrato “indisponibile a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint venture”

Invitalia ha inviato al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’istanza per richiedere l’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva di Taranto. È quanto spiega la stessa Invitalia in una nota.

Invitalia “ha inoltrato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un’istanza per le conseguenti valutazioni tecniche e amministrative per la procedura di amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia spa”, si legge nella nota.

Invitalia: “Socio privato indisponibile a garantire continuità aziendale”

In merito all’istanza di amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia Invitalia sottolinea in una nota di “aver esperito negli ultimi mesi e da ultimo in queste settimane, in costante dialogo con il Governo, ogni tentativo possibile di accordo con il socio privato” e di aver “preso atto dell’indisponibilità di quest’ultimo a contribuire a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint venture in modo equilibrato e conforme alle normative vigenti anche di fonte europea nell’ambito di una situazione di crisi non dipendente dalla volontà né da responsabilità gestionali della parte pubblica”.

AdI deposita domanda di concordato con riserva

Le società Acciaierie d’Italia Spa, AdI Energia Srl, AdI Servizi Marittimi Srl, AdI Tubiforma Srl hanno depositato domanda di concordato con riserva, con richiesta di misure protettive. Lo comunica il Gruppo Acciaierie d’Italia. 

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