A gennaio 2024 è a 3,99% contro il 4,42% di dicembre 2023
Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (sui mutui) è diminuito a gennaio 2024 al 3,99%, rispetto al 4,42% di dicembre 2023 e dal 4,50% di novembre 2023. Lo riporta l’Abi nel suo rapporto mensile di febbraio dove viene rilevato quindi un calo sotto la soglia del 4%. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso a gennaio 2024 al 5,39% dal 5,46% di dicembre 2023 e al 5,59% di novembre 2023. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è stato a gennaio 2024 del 4,76%, stesso valore di dicembre e novembre 2023.
Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a dicembre 2023 sono state 16,6 miliardi di euro (17,7 miliardi a novembre). Se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 72,2 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è allo 0,98% a dicembre 2023 (1,04% a novembre 2023; 4,89% a novembre 2015).
Il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a gennaio 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,9% rispetto a un anno prima, mentre a dicembre 2023 avevano registrato un calo del 2,5%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,7% e quelli alle famiglie dell’1,3%.
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